Antonio Tajani a Dritto e Rovescio su Rete 4: le sue parole su migranti, salari, buste paga ed economia
Durante l'intervista di Paolo Del Debbio, il vicepremier Antonio Tajani ha affrontato diversi temi caldi con un focus particolare sulla sicurezza
Nell’atteso appuntamento di giovedì 14 settembre su Retequattro con “Dritto e Rovescio“, Paolo Del Debbio ha condotto un’intervista esclusiva con Antonio Tajani, Vicepremier e Ministro degli Esteri. In un dibattito che ha coperto molteplici sfaccettature della politica italiana, Tajani ha affrontato temi cruciali, dal quadro economico nazionale alle iniziative governative sui salari, passando poi alla gestione dell’immigrazione.
- Obiettivo detassazione
- Gli aumenti in busta paga
- La BCE e i tassi d'interesse
- Tajani sui migranti
- "La sinistra Europea fa resistenza"
Obiettivo detassazione
L’accento è stato posto in particolare sulla situazione economica del nostro Paese, con Tajani che ha condiviso la visione del governo sui provvedimenti necessari per migliorarla.
“Questo è il nostro programma da sempre” ha chiarito subito Tajani, sollecitato a rispondere in merito alle richieste di un commerciante: mettere più soldi in tasca dei lavoratori e diminuire le tasse.
Per il Ministro Tajani, sulla questione migranti in Europa ci sarebbero “troppe resistenze da parte delle forze socialiste”
“Dobbiamo fare in modo che le tasche dei lavoratori e dei pensionati siano più piene con la detassazione di tredicesime, quattordicesime e straordinari, così come dei premi” ha annunciato il Ministro. “Vale anche per medici e infermieri” ha aggiunto Tajani. “Occorre tagliare le liste di attesa per i controlli, inaccettabile attendere sei mesi con i rischi che ne possono derivare.”
Gli aumenti in busta paga
Sul tema delle buste paga, Del Debbio ha ceduto la parola a una persona presente nel pubblico, che ha chiesto a Tajani se gli aumenti ricevuti in busta del 6% complessivi siano o meno destinati a durare.
“Questa è la nostra priorità, la posso rassicurare” ha risposto Tajani. “Faremo di tutto perché ciò accada, detassando tredicesime, straordinari e premi di produzione. Dobbiamo pensare anche alle vostre pensioni: se non aumentano i lavoratori voi rischiate di non avere la pensione”.
Tajani ha parlato poi di lavoratori italiani e stranieri. “Non sono sufficienti i lavoratori stranieri: dobbiamo avere più italiani a lavoro. La denatalità provoca danni all’economia, senza lavoratori non ci sono contributi con ricadute sulle pensioni”.
La BCE e i tassi d’interesse
“Sbaglia la BCE, secondo me” ha detto Tajani sulla decisione di rivedere al rialzo i tassi d’interesse. “L’inflazione italiana ed europea è provocata dall’aumento del costo delle materie prime, dovuto alla guerra in Ucraina. Significa bloccare investimenti e imprese, l’economia così si ferma e non si crea lavoro.”
“Purtroppo, nonostante il nostro grido di dolore continuano i rialzi” ha commentato il vice premier. “E quando Lagarde dice che questo non è il picco massimo, vuol dire che pensa di alzare ancora di più i tassi e questo è molto grave”.
Tajani sui migranti
La gestione dell’immigrazione è stato un altro argomento affrontato durante l’intervista. “L’Europa non è stata solidale con l’Italia” ha commentato il vice premier, ricordando il video di anteprima della puntata.
“I 7000 km di costa italiana sono frontiera dell’Unione Europea: i migranti che arrivano in Italia vogliono andare in varie parte d’Europa, l’obiettivo non è l’Italia. Provengono spesso da Paesi dove c’era la colonizzazione francese, non parlano italiano e quindi preferiscono altre destinazioni.”
“La sinistra Europea fa resistenza”
Tajani ha lamentato le difficoltà in Europa di mettere in campo azioni decise. “Di volta in volta ci si ferma per le istanze di qualcuno: noi non possiamo più aspettare, c’è una situazione esplosiva in Africa. Tutta l’Africa sub-sahariana vive momenti di grande tensione, con colpi di Stato che fanno spostare grandi flussi verso il nord.”
“Per tutte queste persone che scappano dalle guerre serve un’azione di contenimento immediata, per affrontare il problema all’origine” ha chiarito Tajani. “L’Europa deve fare assolutamente di più: stiamo lavorando con la Tunisia, Paese da cui partono tantissimi migranti, ma in Europa ci sono resistenze da parte dalle forze socialiste. La sinistra Europea deve fare di più”.