Multa alle cantanti ucraine dell'Eurovision 2024 per una maglietta, vietata la bandiera Ue: nuove polemiche
L'Eurovision ha multato la delegazione ucraina per aver indossato t-shirt con slogan a favore dei soldati di Mariupol. Bandito anche il simbolo della Ue
Gli organizzatori dell’Eurovision hanno multato la cantanti ucraine per aver indossato una maglietta a favore dei soldati che difendevano Mariupol. Durante l’evento, che quest’anno si è svolto in Svezia, era vietata anche l’esposizione della bandiera della Ue.
- L'Eurovision vieta le magliette delle cantanti ucraine e la bandiera dalla Ue
- La denuncia di Alyona Alyona e le t-shirt della discordia
- Nel mirino anche la bandiera dell'Unione Europea
L’Eurovision vieta le magliette delle cantanti ucraine e la bandiera dalla Ue
Secondo quanto scritto in un post Instagram dalla cantante Alyona Alyona, gli organizzatori della kermesse musicale (l’Ebu, cioè il consorzio dei media europei di servizio pubblico), avrebbero multato la delegazione ucraina per aver indossato magliette con il logo “Free Azovstal Defenders”.
L’artista ha spiegato che la delegazione di Kiev ha deciso di sfidare il divieto di Eurovision di esporre messaggi politici sfoggiando le t-shirt create per sensibilizzare l’opinione pubblica circa il rilascio dei militari che difendevano l’ultima roccaforte ucraina, nella Mariupol occupata:
“Sapevamo che quando avrebbero mostrato le repliche delle esibizioni di tutti gli artisti, avrebbero mostrato anche la delegazione stessa. Così, quando la telecamera si è avvicinata a noi, il nostro team si è scoperto rapidamente e ha mostrato il nostro appello al mondo intero”.
La denuncia di Alyona Alyona e le t-shirt della discordia
La cantante, all’anagrafe Aliona Savranenko, ha raccontato che “apparire con le magliette è stato un compito rischioso e difficile”.
I membri della delegazione ucraina le hanno dovute indossare sotto altri vestiti per evitare di essere scoperti dalle guardie prima di salire sul palco.
Savranenko ha aggiunto che persino la creazione delle t-shirt è stata complicata: alcune tipografie non sono state in grado di completare l’ordine, mentre altre hanno rifiutato.
“Tuttavia, siamo riusciti a raggiungere un accordo con una tipografia dopo averla chiamata cinque volte e aver chiesto aiuto in lacrime – ha detto la cantante – Abbiamo corso un grosso rischio, ma ha funzionato. Ce la siamo cavata con una multa”.
L’importo della sanzione non è stato reso pubblico.
Nel mirino anche la bandiera dell’Unione Europea
Ma le polemiche sull’Eurovision non riguardano soltanto gli slogan. Nel mirino è finito anche il simbolo dell’Unione Europea.
In particolare, un funzionario moldavo è stato bloccato mentre tentava di entrare alla Malmö Arena con la bandiera della Ue.
La vicepresidente della Commissione Ue Margaritis Schinas ha parlato di “decisione deplorevole”.
Dal canto loro, gli organizzatori hanno risposto spiegando che le regole del concorso consentono soltanto l’esposizione delle bandiere dei Paesi partecipanti e di quelle arcobaleno, aggiungendo che “a causa delle crescenti tensioni geopolitiche, la politica della bandiera è stata applicata quest’anno in modo più rigoroso”.