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Morto Fulvio Tapparo: lo storico attivista NO TAV investito mentre attraversava la strada a Venaus

Fulvio Tapparo, storico attivista NO TAV, è morto a 70 anni, travolto da un'auto mentre attraversava la strada

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Grave lutto nel movimento NO TAV. Intorno alle 20 di sabato 21 gennaio 2023, Fulvio Tapparo è stato travolto da una automobile mentre stava attraversando la strada davanti al Presidio NO TAV Venaus. “A nulla sono serviti i soccorsi. È mancato poco dopo”, hanno riferito i componenti del Presidio che aggiungono: “Riposa in pace Fulvio, il Movimento NO TAV ti abbraccia”.

Fulvio Tapparo travolto da un 61enne

Tapparo, 70 anni, è stato uno degli storici attivisti del movimento No Tav. Ha perso la vita sulla strada provinciale 210 da Susa a Venaus. Fatale l’impatto con una Lancia Y, che lo ha travolto e ucciso mentre stava attraversando la carreggiata.

Alla guida del mezzo c’era un uomo di 61 anni che si è prontamente fermato. Successivamente si è sottoposto agli esami tossicologici chiesti dai carabinieri e svolti presso l’ospedale di Susa, risultando negativo.

Le indagini

Sul posto sono intervenute due ambulanze 118 della Croce Rossa di Susa e i carabinieri del nucleo radiomobile della compagnia di Susa che sono ora chiamati a fare totale chiarezza sulla dinamica dell’incidente avvenuto in un tratto non illuminato.

I militari giunti sul posto non hanno rilevato segni di frenata. Al momento non ci sono testimoni che hanno assistito alla scena. I carabinieri inoltre non hanno riscontrato la presenza di telecamere in zona.

Il ricordo di Nicoletta Dosio

Nicoletta Dosio, attivista e volto storico del Movimento No Tav, poche ore dopo la tragedia ha ricordato con affetto e stima Tapparo. “Fulvio – ha scritto la donna -, ti ho ritrovato con sgomento, forma indistinta sotto un telo, nella notte gelata di Venaus. Investito da un’auto davanti al presidio. Intorno i lampeggianti blu dei carabinieri, un gruppetto di sorelle e fratelli NO TAV increduli che di quel tuo esserci sempre con la tua ingegnosa manualità, la dolcezza che riservavi ai più inermi e la caparbietà di chi non vuole padroni, restasse solo una forma indistinta, immobile sul selciato”.

“Il presidio NO TAV di Venaus era diventato la tua casa – ha proseguito Dosio -. Di te restano il tuo computer, gli opuscoli che distribuivi ai visitatori, le poche cose della tua dignitosa povertà. E poi le opere di utilità collettiva che tu hai costruito con perizia e amore: le docce, lo spazio cucina all’aperto, le strutture di accoglienza per i campeggi ed il festival dell’alta Felicità In Credenza stasera niente partita a pinnacola: mancava il quarto giocatore”.

E ancora: “Niente Fulvio al Critical Wine NO TAV, quest’anno. Non ci sarà più Fulvio ad accompagnarmi a Rivoli in ospedale per le terapie, né davanti al carcere delle Vallette per il saluto ai detenuti. Peserà la sua assenza ai pranzi resistenti, alle manifestazioni davanti ai cantieri in Clarea e a San Didero… La vita ti aveva portato per lavoro nelle più diverse parti del mondo, di cui ti accompagnavano i ricordi e la conoscenza delle lingue”.

“Di quel passato – ha continuato l’amica di Tapparo – ti era rimasto un sogno: acquistare un camper e trascorrere gli ultimi anni in Portogallo: “Là si vive bene con poco e gli anziani sono aiutati” mi dicevi. Ora che quel tuo cassetto dei desideri è definitivamente chiuso, sentiamo la tua mancanza, Fulvio e il vuoto cresce intorno a noi per i tanti che, come te, ci hanno lasciati”.

“Ci sono i giovani, è vero, i nostri figli e nipoti che hanno preso nelle loro mani il testimone delle lotte, ma quel passato di nodi irrisolti e di memorie comuni è solo nostro e lo sta inghiottendo il buio. Grazie per la tua generosità. Ti vogliamo bene, non ti dimenticheremo”, ha concluso l’attivista NO TAV.

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tapparo Fonte foto: ANSA/FACEBOOK
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