Morte Laila, schiacciata da un macchinario: cosa ha svelato l'autopsia
I primi risultati dell'autopsia sul corpo di Laila El Harim, la donna morta schiacciata da un macchinario a Modena
Laila El Harim, la donna di 40 anni rimasta vittima nella mattinata di martedì 3 agosto di un incidente sul lavoro nell’azienda “Bombonette” di Camposanto (Modena), sarebbe morta sul colpo. La donna, secondo quanto emerso dai primi risultati dell’autopsia disposta dalla Procura di Modena, riportati da ‘TgCom24’, sarebbe deceduta dopo essere stata trascinata e schiacciata dal macchinario che stava utilizzando (una fustellatrice).
A causare la morte, nello specifico, sarebbero state le fratture al cranio e alle vertebre.
La Procura di Modena ha anche disposto una perizia tecnica sul macchinario, attualmente sotto sequestro.
La delega agli accertamenti è stata data al Servizio prevenzione e sicurezza ambienti di lavoro dell’Ausl (Spsal) e all’Ispettorato del Lavoro.
Sono ancora diversi gli aspetti da chiarire sulla morte della quarantenne, originaria del Marocco e residente nella Bassa modenese.
Andrà chiarito, in particolare, se la donna fosse formata all’utilizzo della fustellatrice, se quel giorno fossero stati rispettati gli orari di lavoro, se la macchina fosse provvista o no di sistemi di protezione e se questi possano essere stati rimossi o alterati.
Morte Laila: due gli indagati
Sul caso la Procura di Modena ha già aperto un fascicolo per omicidio colposo.
Nel registro degli indagati ci sono due persone: il legale rappresentante dell’azienda e il nipote, delegato alla sicurezza.
TAG:
Fonte foto: ANSA