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Modena, 40enne morta schiacciata dal macchinario: nuovo indagato

Emergono altri dettagli sulla morte di Laila, donna 40enne stritolata da una fustellatrice nel modenese

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Laila El Harim, dipendente 40enne rimasta stritolata nel modenese martedì mattina dalla fustellatrice a cui lavorava, aveva più volte messo al corrente l’azienda che il macchinario non avrebbe funzionato in modo corretto. A raccontare i dettagli della vicenda è La Repubblica che spiega che Laila, ogni volta che si manifestava un blocco, faceva le foto col telefono alla fustellatrice. Foto che poi mostrava o spediva ai suoi superiori per testimoniare e spiegare i problemi tecnici del macchinario.

Nuovi dettagli anche dalle indagini: per la morte di Laila, infatti, c’è un secondo indagato.

Parla il fidanzato di Laila: “Se ne lamentava spesso”

Gli scatti del macchinario non funzionante sono stati rintracciati nella memoria del cellulare della vittima. Non solo: Laila, non di rado, quando rincasava dalla Bombonette, la fabbrica di cartoni per l’imballaggio di dolci a Camposanto, si lamentava con il fidanzato Manuele dei problemi del macchinario.

“Se ne lamentava spesso – spiega a La Repubblica Manuele, col quale Laila aveva una bambina e si doveva sposare -. Diceva che la fustellatrice si bloccava, che non andava. E spesso dovevano intervenire gli elettricisti”.

Morte Laila, c’è un secondo indagato

Sulla vicenda la Procura di Modena ha già aperto un fascicolo per omicidio colposo. Nel registro degli indagati c’è un secondo indagato. Dopo il legale rappresentante dell’azienda che si occupa di packaging, iscritto sul registro degli indagati per omicidio colposo, i pm hanno aggiunto anche il nome del nipote, delegato alla sicurezza dell’azienda.

Compito dei magistrati è ora capire se ci sia una correlazione tra i malfunzionamenti della fustellatrice e il decesso della 40enne. L’avvocata della famiglia di Laila, Monica Rustichelli, ha già reso noto che in caso di necessità nominerà dei periti tecnici “per esaminare il macchinario”.

Gli inquirenti stanno cercando di fare luce sul sistema di sicurezza del macchinario che era attivabile solo manualmente. Sulla questione, nelle scorse ore, è intervenuto anche il ministro del Lavoro Andrea Orlando, durante il question time di ieri. “Tutti i controlli del mondo ” sarebbero stati vani “se fosse vero quello che emerge dalle prime indagini”, ha tuonato Orlando.

Parafrasando il ministro: “Se una macchina non ha problemi nel corso del controllo, ma viene disattivato il suo dispositivo di sicurezza, c’è poco da fare”.

“C’è un incremento inaccettabile degli episodi di morte sul lavoro, è urgente rafforzare il sistema. Per questo abbiamo intenzione di parlarne nella prossima riunione del Patto per il Lavoro “, ha detto l’assessore regionale al Lavoro, Vincenzo Colla.

bombonette Fonte foto: ANSA
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