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Milano, ucciso in strada in centro con una coltellata alla gola

Un uomo è stato ucciso in strada in centro a Milano: forse si è trattato di una rapina

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Un uomo di 65 anni è stato ucciso nel tardo pomeriggio di ieri per strada a Milano, in via Mauro Macchi, in zona Stazione Centrale. Secondo quanto riferito da Ansa, sembra che il tutto sia avvenuto durante una rapina. L’uomo è stato trovato agonizzante per terra, verso le 18.30 , con un profondo taglio alla gola. A fianco al corpo è stato rinvenuto un coltello. Alcuni testimoni avrebbero visto gli autori dell’aggressione.

Omicidio a Milano: le ipotesi

Secondo le prime informazioni riportate da Ansa, la vittima stava passando in via Scarlatti all’angolo con via Macchi, sotto un’impalcatura coperta da teli di plastica.

Le indagini sono condotte dai Carabinieri. I militari hanno confermato che la principale pista su cui si stanno concentrando le indagini è quella di una rapina finita male anche se, come logico, non vengono tralasciate anche le possibili altre ipotesi.

Dalle prime ricostruzioni riferite dal Corriere della Sera, sarebbero in due i rapinatori ad avere commesso l’omicidio, gli stessi che in quei minuti e a poca distanza avrebbero derubato un pensionato residente in via Settembrini di Rolex e cellulare.

“Camminavo tranquillamente, stavo tornando a casa. D’improvviso, mi hanno spinto, sono caduto a terra… Hanno preso cellulare e orologio, sono scappati… Una passante ha visto tutto, ha iniziato a urlare, ma quelli erano già lontano” ha detto così al Corriere il 72enne rapinato.

La prima pista ipotizzata dagli investigatori collega i due fatti, anche se non ci sono ancora conferme sulla connessione tra gli episodi, nonostante analogie temporali e geografiche.

I carabinieri hanno seguito il segnale del telefonino sottratto all’anziano, ritrovandolo su un vagone del metrò a Bisceglie, uno dei capolinea della tratta rossa.

Durante la fuga i due rapinatori avrebbero raggiunto la metropolitana entrando dalla stazione Lima, in un primo momento con destinazione Sesto San Giovanni, poi sarebbero scesi per prendere la direzione opposta.

Una volta entrati si sarebbero cambiati i vestiti all’interno della carrozza per non essere riconosciuti, nel tentativo di depistare in prima battuta gli investigatori. Questo particolare fa pensare agli inquirenti di non avere a che fare con delinquenti improvvisati.

Le immagini delle telecamere della zona sono al vaglio e gli inquirenti stanno verificando se qualcuno ha assistito all’intera aggressione. Alcuni passeggeri avrebbero testimoniato di aver visto due persone togliersi rapidamente i giubbotti per indossarne altri estratti dagli zaini.

Diverse pattuglie delle forze dell’ordine stanno svolgendo controlli nel quartiere e in città. I due sono attualmente ricercati.

Nuova pista: omicidio non per rapina

La rapina finita male, tuttavia, è solo una delle ipotesi a cui lavorano i carabinieri impegnati a risolvere l’omicidio di Stefano Ansaldi. La sensazione degli investigatori è che l’uomo, residente a Napoli, sia venuto in città per un appuntamento ben preciso e che l’omicidio sia scaturito da una lite con persone che conosceva.

Sono diversi gli elementi che portano a questo scenario, a partire dal presunto saluto pre-natalizio alla sorella, che vive a Milano. La donna infatti era in procinto di andare in Campania.

Omicidio a Milano: chi era la vittima

L’uomo di 65 anni ucciso nel tardo pomeriggio di sabato a Milano era un medico campano, un ginecologo. Si tratta di Stefano Ansaldi, nato a Benevento e residente a Napoli, dove esercitava la professione.

Sembra si trovasse nel capoluogo lombardo per incontrare una parente per uno scambio di auguri e poi tornare in Campania, forse con un treno in partenza dalla stessa stazione Centrale, nelle vicinanze della scena del crimine.

Omicidio Milano Fonte foto: ANSA
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