Migranti, i numeri che imbarazzano Giorgia Meloni: a Trieste ingressi quintuplicati da quando è al Governo
I numeri della prefettura di Trieste sui migranti entrati dal confine friulano sono impietosi: sono quintuplicati rispetto al 2021
Nota stonata per Giorgia Meloni. Il prefetto di Trieste ha evidenziato come i numeri relativi ai migranti entrati in Italia dalla frontiera friulana si siano quintuplicati, da ottobre a dicembre 2022, rispetto all’anno precedente. Di fatto, si tratta del periodo in cui si è insediato il nuovo Esecutivo, che ha vinto le elezioni il 25 settembre scorso. Cosa c’è dietro ai numeri.
I numeri a confronto
Annunziato Vardè è il prefetto di Trieste, ma sta per trasferirsi a Roma per un nuovo incarico.
Nella conferenza stampa prima della partenza, organizzata martedì 3 gennaio, ha elencato i numeri relativi agli ingressi di migranti alla sola frontiera friulana.
Si tratta di un aumento esponenziale: il valore si è quintuplicato, passando dai 1.194 del periodo ottobre-dicembre 2021 ai 5.690 dello stesso periodo relativo al 2022.
I numeri comprendono:
- i rintracci di immigrati entrati illegalmente in Italia;
- coloro che si sono presentati spontaneamente alle forze dell’ordine una volta entrati nel territorio nazionale.
Nel dettaglio:
- ottobre 2022: 2.104 migranti (525 nel 2021);
- novembre 2022: 2.451 (470 nel 2021);
- dicembre 2022: 1.135 (199 nel 2021).
Matteo Salvini a Lampedusa, lo scorso 19 dicembre
Sbarchi a Messina, Catania e Roccella Jonica
Nel frattempo, in Sicilia, proseguono gli sbarchi.
Concluso quello al porto di Messina, con 196 migranti arrivati al Molo Norimberga: famiglie, minori non accompagnati (11), donne e uomini, tutti arrivati a bordo di due unità di Capitaneria di porto e Guardia di finanza.
Fanno parte del gruppo di 546 migranti salvati lunedì 2 gennaio da un peschereccio intercettato a 26 miglia da Siracusa.
Gli altri 198 sono giunti e sbarcati a Catania dalla nave Dattilo, i restanti 152 a Roccella Jonica, in provincia di Reggio Calabria.
Per la maggior parte si tratta di cittadini pakistani, egiziani, siriani e bengalesi: saranno sottoposti ai primi controlli medici e all’identificazione.
La situazione a Lampedusa
Intanto, arrivano critiche al Governo da parte di Mariastella Gelmini, vicesegretario e portavoce di Azione, il partito di Carlo Calenda.
“Se la destra fosse stata all’opposizione – ha dichiarato, ripresa dall’Agi – avrebbe gridato all’invasione, invocando il blocco navale. E invece oggi ci sono loro al Governo e dopo i proclami della campagna elettorale, dopo l’insensato scontro con la Francia e un decreto sicurezza pressoché inutile, sull’immigrazione sono in stato confusionale”. L
Gelmini ha aggiunto che “la riprova è che proseguono gli sbarchi e Lampedusa è di nuovo al collasso, nonostante le gite imposte alle navi ong cui sono stati assegnati altri porti sicuri lungo lo Stivale. Che fine hanno fatto il blocco navale e la propaganda da campagna elettorale? Con gli slogan non si risolvono problemi complessi come l’immigrazione e questa ne è l’ennesima dimostrazione”.