McCartney contro il Governo italiano: "Voucher scandalosi"
Il cantante ex Beatles ha criticato la politica dei voucher per i suoi concerti di Napoli e Lucca annullati
Trattandosi di un cantante si potrebbe dire che “le ha suonate”. Paul McCartney scende in campo in prima persona e si schiera sull’annosa questione dei “buoni” per gli eventi annullati definendo “scandaloso il voucher per i live annullati” e criticando fortemente il Governo italiano e Assomusica.
L’ex cantante dei Beatles avrebbe dovuto tenere due concerti in Italia proprio in questi giorni: il 10 giugno a Napoli e il 13 giugno a Lucca Summer Festival. Eventi sold out da tempo ma che la pandemia da coronavirus ha costretto ad annullare e che, per via di altri impegni già presi dal cantante, non è stato possibile riprogrammare per l’anno prossimo.
La polemica sui voucher. Tutta la gente che aveva per tempo prenotato e pagato i biglietti per le due date italiane del tour di McCartney si è vista, come da articolo del decreto “Cura Italia” recapitare un voucher, vale a dire un “buono” che, non essendo previste future date per McCarteny in Italia, potrà essere speso solo per altri eventi in futuro. Una soluzione adottata dal governo italiano e da Assomusica che ha fatto storcere il naso ai più e che già tante polemiche ha creato nel settore del turismo.
McCartney furioso. “È veramente scandaloso che coloro che hanno pagato un biglietto per uno show non possano riavere i loro soldi – ha tuonato il cantante dalla sua pagina Facebook con un post scritto in italiano – Senza i fan non ci sarebbe musica dal vivo. Siamo fortemente in disaccordo con ciò che il governo italiano e Assomusica hanno fatto. A tutti i fan degli altri Paesi che avremmo visitato quest’estate è stato offerto il rimborso completo. L’organizzatore italiano dei nostri spettacoli ed i legislatori italiani devono fare la cosa giusta in questo caso. Siamo tutti estremamente dispiaciuti del fatto che gli spettacoli non possano avvenire ma questo è un vero insulto per i fan”.