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Macellaio trovato morto impiccato a Faenza, riaperta l'inchiesta: indagato anche un ex vigile urbano

Il macellaio di Faenza Domenico Montanari venne trovato impiccato nel suo negozio nel 2019. Indagati un ex vigile urbano e un uomo di origine albanese

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Domenico Montanari, macellaio di Faenza, venne trovato impiccato nel suo negozio all’alba del 25 luglio 2019. Per quella morte sono state indagate due persone: si tratta di un ex vigile urbano di 53 anni e di un uomo di 40 anni di origine albanese.

Macellaio trovato impiccato a Faenza

Le indagini della polizia partirono ricercando il possibile movente alla base del suicidio del 64enne Montanari, comproprietario insieme a un altro socio di una nota macelleria nel centro cittadino.

L’uomo era schiacciato dai debiti e sulla sua morte si suppose l’ombra dell’usura.

Come riporta ‘Il resto del Carlino’, la prima ipotesi degli inquirenti fu quella di istigazione al suicidio. Ipotesi poi riformulata in morte in conseguenza di altro reato, l’usura appunto.

Riformulazione effettuata anche sulla base dei bigliettini lasciati dalla vittima. La Procura ritenne dunque che l’ex vigile si recasse dal macellaio per farsi scambiare assegni, sia propri che dei suoi debitori.

La mattina del decesso l’ex vigile urbano era andato dal macellaio per portare la proposta di acquisto dell’immobile da parte di una terza persona: 115mila euro, di cui 20mila in deposito cauzionale e i rimanenti 95mila al rogito.

Macchina della polizia

La svolta è arrivata in queste ore e per la morte di Montanari sono stati indagati l’ex vigile urbano e l’uomo di origine albanese, ma residente in zona.

Contestata una serie di altri reati

Come riporta l’agenzia ‘Ansa’, oltre alla morte del macellaio come conseguenza dell’usura, all’ex vigile sono stati contestati anche altri reati: una maxi-truffa a due anziane gemelle, una truffa a due coniugi che volevano riscuotere un risarcimento per un incidente stradale, un’estorsione a un collezionista di divise e un’estorsione a un noleggiatore di auto di lusso. Il tutto per una pena complessiva di 5 anni e 10 mesi.

Svolta nelle indagini per la morte di Domenico Montanari

L’avviso di garanzia per la morte di Domenico Montanari è scattato lunedì 20 febbraio.

Fondamentale un accertamento tecnico sui cellulari dei due indagati, e in particolare sul telefonino sequestrato nel 2019 all’ex vigile e del quale l’uomo non aveva mai rivelato la password agli inquirenti.

Le indagini sono state coordinate dalla pm Angela Scorza.

Auto della polizia Fonte foto: ANSA
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