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L'appello del sindaco di Ravenna per l'esame di Maturità 2023 dopo l'alluvione: cosa ha chiesto al Governo

Nell'Emilia Romagna colpita dall'alluvione si lavora per assicurare la regolare conclusione dell'anno scolastico e svolgere gli esami di Maturità

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Dopo la devastante alluvione che ha colpito nelle scorse settimane l’Emilia Romagna, nella regione si sta lavorando per cercare di riparare i danni e affrontare i tanti problemi che la calamità ha provocato, con l’obiettivo di ritornare il prima possibile ad una situazione di normalità. Tra le questioni da risolvere quella della scuola: c’è da assicurare la regolare conclusione dell’anno scolastico e e lo svolgimento degli esami di Maturità.

L’appello del sindaco di Ravenna

Oltre al trauma subito, a meno di un mese dalla Maturità molti studenti delle zone alluvionate hanno perso tutto, libri e materiale scolastico. Condizioni difficili per sostenere degli esami. Per questo da più parti arriva la richiesta di modificare le modalità delle prove di Maturità che riguardano le scuole nelle aree colpite dall’alluvione.

“Bisogna predisporre un esame semplificato, magari solo orale come fu per il terremoto di 11 anni fa, per i ragazzi che hanno subito l’alluvione”, ha dichiarato all’Ansa il sindaco di Ravenna, Michele de Pascale.

L'appello del sindaco di Ravenna per l'esame di Maturità 2023 dopo l'alluvione: cosa ha chiesto al GovernoFonte foto: ANSA
 Il sindaco di Ravenna, Michele De Pascale

“Ringrazio il ministero per la disponibilità – ha aggiunto – c’è un’interlocuzione in corso: io credo che ragazzi che hanno subito il trauma, hanno perso tutto, compresi i libri di studio, non possano sostenere un esame normale in queste condizioni“.

Valditara: ok a commissioni interne

Tra le richieste arrivate in questi giorni dalla Romagna al ministero dell’Istruzione e del Merito c’è anche quella di introdurre commissioni completamente interne per gli esami di Stato nelle zone alluvionate.

Gli studenti di diverse scuole hanno lanciato petizioni in questo senso, per chiedere di avere in commissione solo i loro insegnanti, che li conoscono bene e sanno come stanno affrontando questo drammatico periodo.

Il ministro Giuseppe Valditara, a margine di un convegno a Milano, ha risposto positivamente a questa richiesta, spiegando che il ministero è in costante contatto con i sindaci della zona.

Già nei giorni scorsi Valditara aveva promesso altre norme per la semplificazione, dopo il fondo di 20 milioni di euro istituito per aiutare le scuole delle zone alluvionate nell’acquisizione di beni per assicurare la regolare conclusione dell’anno scolastico.

Quando inizia l’esame di Maturità 2023

L’esame di Maturità 2023 partirà mercoledì 21 giugno, alle 8:30, con la prima prova di italiano, comune a tutti gli indirizzi. Si prosegue giovedì 22 giugno con la seconda prova, che riguarda le discipline caratterizzanti i singoli percorsi di studio.

È previsto poi un colloquio che ha l’obiettivo di accertare il conseguimento del profilo educativo, culturale e professionale di ciascun candidato.

Quest’anno ci saranno 536.008 studenti coinvolti nelle prove (521.015 candidati interni e 14.993 esterni), per un totale di 27.895 classi.

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