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Imprenditore rimprovera un minorenne e viene aggredito: morto dopo 8 giorni di ricovero

Il negoziante, di circa 40 anni, aveva redarguito un giovane che gettava a terra davanti al suo negozio gusci di arachidi, finendo per essere aggredito

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Dopo 8 giorni di ricovero è morto l’imprenditore che sabato scorso era stato aggredito da un minorenne che lui stesso aveva rimproverato perché gettava a terra gusci di arachidi davanti all’ingresso del suo autosalone.

Il rimprovero al giovane

La vicenda è avvenuta nel pomeriggio di venerdì 9 giugno 2023 a Cellole, comune della provincia di Caserta, in Campania, nei pressi di un autosalone di viale del Risorgimento.

Il titolare dell’attività, un uomo di circa quarant’anni, Giovanni Sasso, ad un certo punto della giornata è uscito dal suo negozio, per rimproverare un giovane, un minorenne intento a mangiare arachidi e a buttare tutti i gusci sul marciapiede antistante l’ingresso dell’autosalone.

Imprenditore rimprovera un minorenne e viene aggredito: morto dopo 8 giorni di ricoveroFonte foto: Tuttocittà.it
Cellole, comune in provincia di Caserta nel quale, in seguito a un’aggressione, è morto l’imprenditore Giovanni Sasso

Il giovane, che era stato già redarguito dalla moglie dell’imprenditore (che è stata insultata), non ha accettato il secondo rimprovero, dal quale è nata poi una discussione, degenerata in una violenta colluttazione, durante la quale, in seguito a una spinta, l’uomo avrebbe sbattuto con forza la testa a terra, cadendo all’indietro.

Il ricovero d’urgenza e la morte di Giovanni Sasso

Sin dal primo momento le condizioni di Giovanni Sasso sono apparse gravissime. Immediato il ricovero presso la clinica Pineta Grande di Castel Volturno, dove l’uomo è rimasto in coma.

Molti i punti confusi sulla vicenda: non è chiaro se Sasso fosse in negozio o in casa, che è vicina l’attività e dal cui balcone è possibile vederne l’ingresso, e se sia stato avvertito dalla moglie e se abbia assistito a tutta la scena proprio dal balcone del suo domicilio.

Giovanni Sasso è rimasto ricoverato in terapia intensiva per ben otto giorni, fino a domenica 18 giugno, quando l’uomo non ha retto ed è morto nel nosocomio.

Le indagini dei carabinieri

Nel frattempo i carabinieri di Sessa Aurunca hanno avviato le indagini, mentre la Procura di Santa Maria Capua Vetere ha aperto un fascicolo per omicidio colposo per futili motivi nei confronti del 17enne.

Un altro punto dubbio della vicenda verte intorno all’aggressione, che potrebbe non essersi limitata a qualche spinta. Sembrerebbe difatti che il 17enne avesse sferrato anche dei pugni a Sasso, che potrebbe essere caduto in seguito a un fendente (e non a una spinta).

Dopo la morte dell’uomo però, la competenza del caso è passata alla Procura dei minori, che ora potrebbe modificare il capo di imputazione in omicidio preterintenzionale.

sasso Fonte foto: Facebook Guido Di Leone / ANSA
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