Chiara Petrolini e le bugie sui neonati morti a Parma dal vocale alla droga: l'amica la inchioda nel verbale
Dai verbali dei carabinieri emergono le bugie raccontate da Chiara Petrolini alla sua migliore amica sulla vicenda dei neonati morti in provincia di Parma
Il racconto di un’amica di Chiara Petrolini, la ventunenne arrestata con l’accusa di aver ucciso e sotterrato i suoi due bambini appena nati, è stato fondamentale nell’economia dell’inchiesta. Le dichiarazioni raccolte dai carabinieri sono della migliore amica di Chiara, che si chiama come lei e vive a Traversetolo, in provincia di Parma. I carabinieri hanno interrogato l’amica di Chiara Petrolini il 21 agosto, ricavando altri elementi utili a ricostruire la vicenda.
- L’audio inviato da Chiara Petrolini all’amica
- “La sera del 6 agosto abbiamo bevuto e fumato insieme”
- La serie di bugie raccontate da Petrolini all’amica
L’audio inviato da Chiara Petrolini all’amica
Il primo ricordo che emerge nei verbali dei militari che indagano sui neonati morti trovati nel giardino della villa in provincia di Parma è legato al giorno in cui Chiara Petrolini ha partorito il secondo figlio.
L’audio è stato inviato su WhatsApp alle 12:37 del 7 agosto e dura 17 secondi. Petrolini lo ha inviato all’amica sei ore dopo il parto e la trascrizione è stata riportata nell’ordinanza del 20 settembre, quella che ha portato all’arresto della studentessa.
Chiara Petrolini all’uscita del tribunale di Parma
“La sera del 6 agosto abbiamo bevuto e fumato insieme”
Chiara Petrolini e la sua amica del cuore avevano passato una serata insieme il 6 agosto. La ragazza ha raccontato ai carabinieri che quella sera avevano bevuto un paio di birre a testa (Petrolini forse tre) e avevano fumato uno spinello di marijuana in due.
Il giorno dopo Chiara Petrolini manda all’amica questo vocale: “Comunque io questa notte ho avuto una perdita di sangue da ciclo. Amò lascia stare, giuro sto di merda giuro!”.
In realtà, come ricostruito dai carabinieri, poche ore prima la ventunenne aveva partorito. “Chiara è andata via intorno a mezzanotte, I’una. Chiara era stanca dal lavoro e non vedeva l’ora di andare in vacanza, quella sera non era ubriaca ma gli occhi le si chiudevano dalla stanchezza”, ha raccontato l’amica agli inquirenti.
La serie di bugie raccontate da Petrolini all’amica
Sulla giornata del 7 agosto l’amica di Chiara ha raccontato di aver incontrato la mamma di Petrolini, che stava andando al mare con il figlio minore, nel bar di Traversetolo (Parma) in cui lavora: “Ne abbiamo parlato con lei quella mattina e che ci saremmo viste quella sera. Poi mi ha mandato un audio in cui mi dice di aver avuto un ciclo abbondante”.
Una serie di bugie, dunque, che Chiara Petrolini ha raccontato anche alla sua migliore amica per nascondere le gravidanze. Anche dopo la scoperta del cadavere nel giardino, trovato dal cane e poi visto dalla nonna della ragazza, Chiara Petrolini manda un messaggio all’amica per dirle che i carabinieri l’avrebbero cercata, ma che doveva “stare tranquilla”.
Altra bugia, che viene scoperta dall’amica solo dieci giorni dopo. In quel momento, intercettata dai carabinieri, l’amica di Chiara confessa tutto in lacrime alla madre.