Gorizia, bimbo morto nel pozzo: 14 indagati, c'è anche il sindaco
Proseguono le indagini sulla morte del dodicenne caduto in un pozzo in un parco di Gorizia
Sono 14 gli avvisi di garanzia che la Procura di Gorizia ha notificato ad altrettanti indagati, per l’ipotesi di reato di omicidio colposo, nell’inchiesta sulla morte del bambino di 12 anni caduto in un pozzo del parco Coronini-Cronberg della città friulana. Lo riporta l’Ansa.
Secondo quanto riferisce la magistratura goriziana, si tratta del personale e dei responsabili del centro estivo che il dodicenne stava frequentando e dei vertici della Fondazione Coronini-Cronberg, proprietaria della struttura.
Tra loro c’è anche il sindaco di Gorizia, Rodolfo Ziberna, in quanto presidente della Fondazione Coronini Cronberg. Lo ha confermato all’Ansa lo stesso primo cittadino.
Oltre a Ziberna sono stati raggiunti da avvisi di garanzia tutti i componenti dell’attuale e del precedente Curatorio (l’organo di gestione della Fondazione), tra cui l’attuale assessore alla Cultura del Friuli Venezia Giulia, Tiziana Gibelli, e il suo predecessore, Gianni Torrenti.
Gli avvisi di garanzia sono finalizzati in particolare allo svolgimento dell’autopsia sul bambino, che è stata fissata per lunedì prossimo e che verrà eseguita dal prof. Carlo Moreschi. Gli indagati avranno così la possibilità di nominare i propri periti.
“Si tratta di un atto dovuto – ha commentato Ziberna – che ricevo con la consapevolezza che ciò permetterà a tutte le persone coinvolte di nominare dei periti per l’autopsia”.
“Le notifiche permetteranno di far svolgere al più presto l’autopsia e questa è la cosa più importante, perché ogni giorno che passa, per la famiglia si aggiunge strazio a quello precedente. Il mio unico auspicio – ha concluso – è che venga fatta la più totale chiarezza sulla dinamica della tragedia: lo dobbiamo ai genitori di Stefano”.