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Due giovani migranti morti intossicati nel sonno a Borgo Mezzanone: avevano acceso il braciere per riscaldarsi

Due giovani migranti, un uomo e una donna, sono morti nel sonno, intossicati dal braciere che avevano acceso nella baracca per riscaldarsi di notte

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Morti intossicati. Due giovani migranti, un uomo e una donna, sono deceduti la notte tra domenica 22 gennaio e lunedì 23 gennaio in una baracca del cosiddetto ‘ghetto’ di Borgo Mezzanone, una frazione di Manfredonia, in provincia di Foggia. Si sarebbero addormentati col braciere acceso per riscaldarsi, venendo uccisi nel sonno dalle esalazioni di monossido di carbonio.

La dinamica

Secondo quanto riferito dall’Ansa, i due giovani migranti morti a Borgo Mezzanone sarebbero rimasti intossicati nel sonno dalle esalazioni di monossido di carbonio prodotte da un braciere utilizzato per riscaldarsi e posizionato accanto al letto.

Altre due persone, che dormivano nella stessa baracca con le vittime, sarebbero sopravvissute, rimanendo comunque leggermente intossicate.

Le vittime sarebbero entrambe di origini africane, ma non sono state ancora identificate.

L’allarme e i soccorsi

A dare l’allarme sarebbero stati alcuni migranti presenti nel grande insediamento del Foggiano, conosciuto come ‘ghetto’, dove vivrebbero stabilmente oltre 1.500 stranieri occupati prevalentemente in lavori nelle campagne circostanti.

Una volta sul posto, il personale del 118 non ha potuto far altro che costatare il decesso dei due migranti.

Oltre ai vigili del fuoco, che hanno messo in sicurezza l’intera zona, presenti anche gli agenti di polizia, a cui sono state affidate le indagini per ricostruire l’esatta dinamica.

Il precedente

Nel novembre del 2019 altri due giovani nigeriani, ospiti dello stesso ‘ghetto’, erano morti a causa delle esalazioni di monossido di carbonio sprigionate da una stufetta usata per riscaldarsi

Polizia Fonte foto: iStock - abile
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