Donald Trump si ricandida alla Casa Bianca, ma ha già perso il sostegno dei media repubblicani di Murdoch
L'ex presidente americano Donald Trump si candida alle elezioni del 2024 per tornare alla Casa Bianca, ma ormai è solo e senza gli alleati storici
L’ex presidente americano Donald Trump ha ufficialmente depositato le carte per la sua candidatura alle elezioni del 2024. Il tycoon ha consegnato i documenti alla Commissione elettorale federale, e pertanto è ufficialmente in corsa per doppiare l’esperienza alla Casa Bianca.
L’annuncio di Donald Trump al grido di “Make American Great Again”
L’imprenditore, dopo aver convocato i giornalisti a Mar-a-Lago, la sua tenuta estiva di Palm Beach in Florida, ha annunciato che “il ritorno dell’America inizia oggi”.
Dal palco, decorato con numerose bandiere a stelle e strisce, Donald Trump ha ufficializzato la sua candidatura alle consultazioni federali del 2024.
Nessuna sorpresa per gli americani: il tycoon aveva già lasciato intendere nello scorso periodo di voler tornare a Washington, e i toni sono stati gli stessi della sua prima campagna elettorale.
Il motto “Make American Great Again” (“Rendiamo di nuovo grande l’America“) è tornato a risuonare dopo ormai sei anni, cioè dalla vittoria del magnate contro Hillary Clinton nel 2016.
Per un discorso che, complessivamente, è sembrato una copia di quelli già sentiti in passato e che non ha incontrato le simpatie degli ex alleati storici.
Trump contro Joe Biden: ci ha portati sull’orlo della guerra nucleare
Durante la conferenza stampa, Donald Trump ha attaccato Joe Biden. “La gente è impazzita e arrabbiata, e noi abbiamo un presidente che si addormenta ai vertici internazionali e viene deriso”, ha dichiarato.
Ha parlato della ritirata delle truppe americana dall’Afghanistan e di quanto sta accadendo in Ucraina, che con lui “non sarebbe mai accaduto, e anche i democratici lo ammettono”.
Joe Biden “ci ha portati sull’orlo della guerra nucleare“, ha affermato ancora l’ex inquilino della Casa Bianca. Quello attuale ha risposto su Twitter con un lapidario “Donald Trump ha tradito l’America“.
Uno sparuto gruppo di trumpiani davanti ai cancelli di Mar-a-Lago.
Pochi sostenitori per Trump: niente supporto dai media di Murdoch
Il risultato inatteso delle elezioni midterm, di cui vi abbiamo parlato qua, con l’onda rossa repubblicana che non c’è stata, ha fatto allontanare vecchi amici.
Rupert Murdoch avrebbe già detto che non supporterà la nuova avventura trumpiana con il suo immenso impero editoriale, decisivo per la vittoria nel 2016 grazie a una martellante propaganda fatta anche a colpi di fake news.
L’ultima e più pericolosa, diffusa dal tycoon e ripresa proprio da Fox e dagli altri media della famiglia Murdoch, sulle elezioni “rubate” da Joe Biden. La Big Lie (la “Grande Bugia“) ha portato all’assalto al Campidoglio prima della proclamazione del nuovo presidente democratico.
Ron DeSantis, il discusso ma popolare governatore della Florida che potrebbe dar filo da torcere a Donald Trump come candidato di punta dei repubblicani, durante la conferenza stampa del potenziale rivale ha organizzato una cena con governatori e lobbisti.
Ha parlato di una prestazione del Grand Old Party “davvero deludente“, tenendo conto che “le politiche di Joe Biden non sono particolarmente apprezzate” e gli indipendenti “non hanno votato per i nostri candidati”. Frecciate al tycoon, dunque, reo di aver affossato il partito.