Guerra in Ucraina, le ultime notizie di oggi: il giallo dei negoziati. Washington apre, Mosca frena
Oggi martedì 8 novembre si è giunti al giorno 258 della guerra in Ucraina: aggiornamenti in tempo reale
La guerra in Ucraina è giunta al 258esimo giorno. Il consigliere per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti Jake Sullivan ha confermato che i canali di comunicazione tra Washington e Mosca rimangono aperti nonostante la guerra in Ucraina. Parlando a New York, Sullivan ha affermato che è “nell’interesse” degli Stati Uniti mantenere i contatti con il Cremlino. Ma ha insistito sul fatto che i funzionari avessero “gli occhi chiari su chi abbiamo a che fare”.
Il racconto della giornata
-
Sean Penn regala l'oscar a Zelensky
L’attore e regista americano Sean Penn ha regalato una delle sue due statuette dell’Oscar al presidente ucraino Volodymyr Zelensky. È lo stesso capo di Stato a mostrare le immagini dell’incontro tra i due, contraccambiando con la consegna dell’Ordine al Merito dell’Ucraina alla stella di Hollywood. Penn è in visita nel Paese in guerra per la terza volta dall’inizio del conflitto.
This video published by President Volodymyr Zelensky shows his meeting with U.S. actor Sean Penn in Kyiv.
According to Zelensky, Penn left his Oscar award in Ukraine, which will remain there “until Ukraine’s victory” as a symbol of belief in such an outcome. pic.twitter.com/r2LAAoOaku
— The Kyiv Independent (@KyivIndependent) November 8, 2022
-
Ucraina: i numeri aggiornati di morti tra civili e bambini
Il Difensore civico ucraino, Dmytro Lubinets, ha reso note le ultime cifre sulle vittime della guerra. Citato da Ukrainska Pravda, ha fatto sapere che sono 7.938 i morti tra i civili e che 430 di questi sono bambini. Tra i più piccoli, inoltre, 827 inoltre quelli feriti, 260 i dispersi e 10.570 i bambini deportati dalla Russia nei territori occupati. E ancora: 10.897 feriti, 14 milioni di persone senza casa, 6,2 milioni di cittadini sono diventati sfollati interni, 11,7 milioni di persone sono rifugiati o hanno ricevuto protezione al di fuori dell’Ucraina.
-
Premier Ucraina: al momento non c'e' necessita' di evacuare Kiev
Il primo ministro ucraino Denys Shmyhal non riscontra la necessita’ al momento di evacuare Kiev o qualsiasi altra citta’ che non si trovi in prima linea nella guerra contro la Russia. Lo ha sottolineato lo stesso capo del governo di Kiev. Le sue affermazioni sono arrivate durante una riunione di gabinetto a seguito degli attacchi russi al sistema energetico ucraino e dopo che il sindaco di Kiev ha detto ai residenti di considerare tutto, incluso uno scenario peggiore in cui la capitale perda completamente energia e acqua. “In questo momento, la situazione e’ lontana dalla necessita’ di annunciare un’evacuazione”, ha detto Shmyhal, “Dobbiamo dire che annunciare l’evacuazione di una citta’ che non si trova in prima linea, in particolare la capitale, al momento non avrebbe alcun senso”.
-
Zelensky vuole estendere legge marziale e mobilitazione
Il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha depositato in Parlamento le proposte di legge per l’approvazione dei suoi decreti di estensione della legge marziale e della mobilitazione generale in Ucraina. Lo riferisce Ukrinform. Il testo e i documenti di supporto non sono ancora stati resi pubblici. Il 15 agosto, la Verkhovna Rada (il Parlamento ucraino) aveva esteso esteso la legge marziale e la mobilitazione in Ucraina per 90 giorni, fino al 21 novembre.
-
Il Cremlino: "Nessun negoziato con gli USA"
Il Cremlino smentisce qualsiasi negoziato con gli Stati Uniti sull’Ucraina, come rende noto il vice ministro degli Esteri russo Andrei Rudenko. Alcune ore fa il quotidiano russo Kommersant aveva citato “fonti bene informate” che avevano confermato la presenza dei negoziati USA-Russia. Anche il consigliere per la sicurezza della Casa Bianca Jack Sullivan aveva affermato che nonostante tutto i canali tra Washington e Mosca restano aperti.
-
Zelensky in teleconferenza al G20
Volodymyr Zelensky prenderà parte al G20 del 15 e 16 novembre “molto probabilmente in modalità online”, come afferma l’addetto stampa del presidente ucraino Sergei Nikiforov. “In qualche modo Vladimir Zelensky prenderà parte al vertice del G20. Non posso dire di più”, ha detto Nikiforov.
-
Podolyak: no a negoziati finché i russi occuperanno la nostra terra
“Non ci sarà negoziato finché i russi occuperanno la nostra terra”. Lo ha detto Mikhailo Podolyak, capo consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in un’intervista a La Repubblica. Podolyak ha commentato le notizie sulle pressioni di Nato e Casa Bianca per riaprire i negoziati con la Russia quando Kiev avrà ripreso Kherson.
“Trattare con Putin vorrebbe dire arrendersi. E noi non gli faremo mai questo regalo”, ha detto Podolyak, aggiungendo che “l’offerta negoziale del Cremlino è un banale ultimatum: ammettere la sconfitta, e firmare per la perdita di territori e sovranità. La società non lo accetterà mai. L’esercito russo lasci il territorio ucraino, e poi verrà il dialogo”.
-
Media, possibili colloqui Russia-Usa su armi nucleari
La Russia e gli Stati Uniti stanno esplorando la possibilità di tenere colloqui sulle armi nucleari strategiche per la prima volta dall’invasione dell’Ucraina da parte delle forze di Mosca il 24 febbraio scorso: lo riporta il quotidiano russo Kommersant, citando almeno tre fonti bene informate.
I colloqui tra le due parti sulla stabilità strategica sono congelati dall’inizio della guerra, anche se il Nuovo trattato di riduzione e limitazione delle armi strategiche (Start) sulla riduzione delle armi nucleari rimane in vigore.
-
Parlamento ucraino prepara piano per sostenere l'industria
Il comitato fiscale del Parlamento dell’Ucraina sta sviluppando un pacchetto di misure a sostegno dell’industria, in particolare si propone di consentire l’importazione di generatori elettrici per le proprie esigenze senza pagare l’IVA all’importazione. Lo ha annunciato il presidente del comitato, Danylo Hetmantsev , il quale ha osservato che il pacchetto di misure è in fase di elaborazione dopo due settimane di incontri con i rappresentanti delle imprese.
-
Nord Corea respinge accuse Usa di aver fornito armi alla Russia
La Corea del Nord ha respinto le accuse degli Stati Uniti secondo cui Pyongyang starebbe fornendo armi alla Russia per la guerra in Ucraina, affermando che sono “prive di fondamento”. “Chiariamo ancora una volta che non abbiamo mai avuto ‘accordi di fornire armi’ alla Russia e non abbiamo intenzione di farlo in futuro”, ha dichiarato in un comunicato il vice direttore degli affari militari esteri del Ministero della Difesa nazionale della Corea del Nord.