Guerra Israele-Hamas, ultime news di oggi: occupato il Parlamento di Gaza, Tel Aviv contro Guterres (Onu)
Trentottesimo giorno di guerra tra Israele e Hamas, strage di civili: il bilancio di morti e feriti
La guerra fra Israele e Hamas è giunta al 38esimo giorno. Il bilancio delle vittime palestinesi dell’offensiva militare israeliana in corso nella Striscia di Gaza sarebbe superiore a 12 mila, secondo quanto reso noto dal Ministero della Sanità di Hamas. Tra queste, ci sarebbero più di 4 mila bambini. I morti accertati israeliani sono 1.400, mentre sono ancora 241 gli ostaggi a Gaza. Intelligence israeliana e Cia stanno trattando con il Qatar e l’Egitto per una mediazione.
Mentre vanno avanti gli scontri attorno agli ospedali nel nord di Gaza, dove Israele ritiene si nascondano i centri di comando di Hamas, il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant ha annunciato che “Hamas ha perso il controllo” della Striscia. Le truppe israeliane entrate a Gaza City hanno occupato il Parlamento della Striscia.
Il governo di Hamas sostiene che tutti gli ospedali nel nord della Striscia di Gaza siano fuori servizio: alcuni neonati sarebbero morti per assenza di cure, così come diversi pazienti che erano in terapia intensiva.
Proseguono gli scontri anche nel nord di Israele. Le forze israeliane hanno attaccato postazioni di Hezbollah nel sud del Libano in risposta al lancio di razzi contro Israele.
Il racconto della giornata
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Kirby: “Hamas si nasconde nei tunnel dell’al-Shifa”
Gli Stati Uniti dispongono di informazioni di intelligence che dimostrano che Hamas ha utilizzato gli ospedali di Gaza, incluso Al-Shifa, come centri di comando e depositi di munizioni, ha detto martedì un portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale. John Kirby, il portavoce, ha detto che l’intelligence, raccolta da fonti americane, ha sostenuto l’accusa di Israele secondo cui Hamas ha operato negli ospedali, cosa che secondo Kirby equivale a un crimine di guerra.
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Governo israeliano aggiornato in serata su trattative per il rilascio degli ostaggi
Il governo israeliano sarà aggiornato questa sera sui negoziati per il rilascio degli ostaggi in mano di Hamas, dopo la missione del direttore dello Shin Bet, Ronen Bar, in Egitto. In arrivo in Israele il Consigliere di Joe Biden, Brett McGurk, coinvolto nei negoziati. L’accordo dovrebbe poi comunque passare dall’approvazione del governo, scrive Haaretz.
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Usa appoggia l'evacuazione degli ospedali a Gaza
Gli Stati Uniti vorrebbero vedere un’evacuazione sicura per i pazienti degli ospedali di Gaza e sosterranno una terza parte indipendente per condurre tali evacuazioni: lo ha detto il portavoce del dipartimento di Stato americano Matthew Miller in un briefing. Washington, ha sottolineato, non vuole vedere nessun civile, “certamente non bambini nelle incubatrici” e altre persone vulnerabili, coinvolto nel fuoco incrociato. E ha aggiunto che gli Stati Uniti sono in trattative con organizzazioni umanitarie e terze parti per la possibile evacuazione.
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Hezbollah: rischio estensione conflitto in Libano "reale"
In un’intervista esclusiva a Rainews24, lo sceicco Naim Qassem, numero due di Hezbollah ha parlato di un “rischio reale” dell’estensione del conflitto israelo-palestinese al Libano e all’intera regione Medio Orientale, oltre a definire “difficile” se non impossibile la coesistenza di uno Stato palestinese e di uno israeliano. “Il rischio di un conflitto più ampio esiste – ha spiegato all’emittente Rai – il Libano può essere trascinato in una guerra regionale”.
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Capo Shin Bet in Egitto per trattare sugli ostaggi
Il direttore del servizio di sicurezza interno israeliano dello Shin Bet, Ronen Bar, è in visita in Egitto per discutere dell’accordo sulla liberazione degli ostaggi di Hamas. “Se e quando ci sarà qualcosa di concreto da riferire, lo faremo” ha dichiarato il premier israeliano Benyamin Netanyahu parlando delle trattative sulle persone sequestrate dal gruppo terroristico. “Sin dall’inizio della guerra abbiamo lavorato senza sosta per il loro rilascio, incluso – ha aggiunto il premier – l’uso di una pressione accresciuta dall’avvio dell’operazione di terra. I nostri cuori – ha concluso – sono sempre con loro e le loro famiglie”.
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Lancio di razzi da Gaza su Tel Aviv: tre feriti, grave un 20enne
Tre persone sono rimaste ferite a Tel Aviv da delle schegge di razzi lanciate dalla Striscia di Gaza. L’attacco è stato rivendicato da Hamas, ma non è ancora chiaro se i frammenti provenissero dall’impatto diretto del razzo o fossero il prodotto del missile intercettato dal sistema di difesa Iron Dome. In seguito al lancio un 20enne è rimasto ferito gravemente, mentre una donna di 43 anni e una terza vittima sono state ferite leggermente.
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Biden ottimista sul rilascio degli ostaggi da parte di Hamas
“Credo che il rilascio degli ostaggi avverrà”: ha detto così il presidente Usa, Joe Biden, prima di partire per il vertice con il presidente cinese Xi Jinping in programma a San Francisco. “Tenete duro, stiamo arrivando“, è il messaggio lanciato dal capo della Casa Bianca agli oltre 240 ostaggi tenuti da Hamas nella Striscia di Gaza.
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Israele contro Guterres: "Non merita di guidare l'Onu"
Antonio Guterres “non merita” di guidare l’Onu: lo afferma il ministro degli Esteri israeliano Eli Cohen, a Ginevra con una delegazione dei familiari dei rapiti, dopo le polemiche con il segretario generale delle Nazioni Unite nei giorni scorsi. Lo riferisce l’Ansa.
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Gantz: "Anche con la tregua per gli ostaggi la guerra non si ferma"
“Anche se fosse necessario un cessate il fuoco per la restituzione dei nostri ostaggi, la guerra non si fermerà”. Lo ha detto il ministro Benny Gantz citato dall’Ansa.
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Israele dice di non avere le prove che gli ostaggi siano in vita
Israele afferma di non aver avuto “prove” che gli ostaggi nelle mani di Hamas a Gaza siano “in vita”. Il ministro degli Esteri Eli Cohen, a Ginevra con una delegazione dei familiari dei rapiti, ha spiegato che la Croce Rossa non li ha incontrati.
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Identificato corpo ragazza 12 anni uccisa il 7 ottobre
Le autorità israeliane hanno identificato il corpo di una ragazzina di 12 anni, Liel Hezroni, del kibbutz di Beeri. È stata uccisa insieme a sua zia durante l’attacco di Hamas dello scorso 7 ottobre. Finora la polizia ha identificato i resti di 859 civili uccisi nell’attacco.
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Gli Usa annunciano il terzo round di sanzioni contro Hamas
Il Dipartimento di Stato annuncia nuove sanzioni contro Hamas, prendendo di mira le figure che ritiene chiave nel trasferimento di fondi dall’Iran a Gaza. “Il sostegno dell’Iran, soprattutto tramite il corpo delle guardie rivoluzionarie islamiche, consente le attività terroristiche di Hamas e della Jihad islamica Palestinese, anche tramite il trasferimento di fondi e la fornitura di armi e di addestramento”, afferma il Dipartimento di Stato annunciando il terzo round di sanzioni contro Hamas dall’attacco del 7 ottobre.
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Polizia Israele apre un'inchiesta sugli stupri del 7 ottobre
La polizia ha annunciato – dopo le indagini delle settimane scorse – di aver aperto una inchiesta sui “numerosi” casi di stupri avvenuti ai danni di israeliane da parte dei miliziani di Hamas durante l’attacco dello scorso 7 ottobre. Lo segnalano i media, citati dall’Ansa.
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Drone di Hezbollah si impiglia su un albero del sud del Libano
Un drone di Hezbollah si è impigliato in un albero del sud del Libano a pochi chilometri dalla linea del fronte con Israele. Lo riferiscono media locali, citati dall’Ansa, mostrando foto dell’aereo senza pilota finito nella chioma di un albero della zona di Arqub, nel settore orientale della linea di demarcazione tra Libano e Israele. I media affermano che l’esercito libanese è intervenuto per recuperare il drone e che questo apparteneva a Hezbollah.
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Israele conferma morte soldatessa in ostaggio a Gaza
L’esercito israeliano ha confermato la morte della soldatessa Noa Marciano, 19 anni, che era stata rapita da Hamas. n merito il portavoce militare aveva detto ieri che “Hamas continua a ricorrere a forme inumane di terrorismo psicologico”, mediante la divulgazione di filmati. Il video non è stato divulgato in Israele. La soldatessa è stata inclusa nella lista dei caduti dell’esercito.
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Ripetuti bombardamenti israeliani nel sud del Libano
L’artiglieria israeliana sta ripetutamente bombardando, dalle prime ore del giorno, zone del sud del Libano a ridosso della linea di demarcazione tra i due paesi contro località abitate da civili. Lo riferiscono fonti militari libanesi e media locali, citate dall’Ansa, secondo cui i raid israeliani sono concentrati sulle località di Naqura e Labbune nel settore occidentale del fronte di guerra tra Hezbollah e Israele, e nelle località di Markaba, Tayr Harfa e Rabb Thalathin, nel settore orientale.
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Esercito annuncia sospensione attività in due rioni Gaza
Una sospensione delle attività militari per 4 ore, fra le 10 e le 14 locali è stata annunciata oggi dal portavoce militare israeliano Avichai Adraee, che si esprime in arabo su X. La popolazione dei rioni indicati è sollecitata ad approfittare di questa decisione per spostarsi nel sud della Striscia, oltre il Wadi Gaza, così come hanno già fatto centinaia di migliaia di palestinesi nelle ultime settimane. La principale arteria di Gaza, la Sallah-a-din, potrà essere percorsa in condizioni di sicurezza da nord a sud dalle 9 alle 16 locali, ha aggiunto Adraee secondo cui “Hamas ha perso il controllo nel nord della Striscia”.
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Soldati israeliani in posa in comando polizia Hamas
Una fotografia di soldati israeliani in posa nel comando centrale della polizia di Hamas a Gaza circola oggi nei siti israeliani. Oltre alla bandiera israeliana, i militari espongono anche quella giallo-verde della brigata di fanteria Golani. Il Times of Israel precisa che non è noto quando questa fotografia sia stata scattata. Ieri era circolata sul web un’altra immagine analoga, che mostrava militari israeliani nell’aula del parlamento di Gaza. Lo riferisce l’Ansa.
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A Gaza scoperto tunnel militare sotto moschea
Nel corso delle attività condotte ieri a Gaza, soldati israeliani hanno scoperto un tunnel militare di Hamas scavato in profondità sotto a una moschea. Lo riferisce il portavoce militare, citato dall’Ansa. Al suo interno c’erano armi di diverso genere ed esplosivi.
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Video Hamas di una soldatessa ostaggio: "Uccisa da Israele"
Il video di una soldatessa israeliana di 19 anni, Noa Marciano, rapita da Hamas il 7 ottobre, è stato diffuso sui social e mostra la giovane che si identifica e dice di essere trattenuta da 4 giorni. Il filmato, come riporta Bbc, poi mostra il corpo di una giovane donna. Le Brigate Izzedine al-Qassam, il braccio militare di Hamas, affermano che Marciano è stata uccisa in un attacco aereo israeliano il 9 novembre. Il portavoce dell’esercito israeliano, citato dall’Ansa, per ora conferma il rapimento, ma non la morte.
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Israele e Hamas vicini a un accordo su alcuni ostaggi
Israele e Hamas sarebbero vicini a un accordo sugli ostaggi che potrebbe portare alla liberazione di gran parte delle donne e dei bambini rapiti dai miliziani il 7 ottobre. Questo in cambio del rilascio di donne e giovani palestinesi detenuti nelle carceri israeliane: lo riporta il Washington Post, che cita un alto funzionario israeliano.
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L'attivista canadese Vivian Silver uccisa il 7 ottobre
L’attivista canadese-israeliana Vivian Silver, che si riteneva fosse stata presa in ostaggio da Hamas, è stata uccisa negli attacchi del 7 ottobre. Lo ha riferito alla Cbs News il figlio, che ha appreso la notizia dalle autorità israeliane. La donna, 74 anni, membro fondatore della ong Women Wage Peace, è stata uccisa nel kibutz di Beeri, nel sud di Israele. I suoi resti sono stati identificati solo adesso.
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Il re di Giordania: "Con violazioni di Israele regione può esplodere"
Il re di Giordania Abdullah ha avvertito che le continue “violazioni” israeliane in Cisgiordania e Gerusalemme potrebbero “spingere la regione verso un’esplosione”. Lo riporta il Guardian che cita l’agenzia di stampa ufficiale Petra. Abdallah ha anche dichiarato che Gaza non deve essere separata dal resto dei territori palestinesi e ha chiesto la fine della guerra e la ripresa di un processo politico: “Qualsiasi altro percorso finirà con un fallimento e porterà a ulteriori cicli di violenza e distruzione”.
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La mappa del conflitto
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Il 37esimo giorno di guerra fra Israele e Hamas si è chiuso con 12.000 vittime palestinesi, secondo i numeri forniti dai miliziani, e 1.400 decessi fra gli israeliani. Gli ostaggi sono ancora 241. Cia e Mossad hanno chiesto la mediazione di Qatar ed Egitto per sbloccare la situazione dei rapiti.
Sotto assedio gli ospedali di Gaza, con il governo di Hamas che sostiene che siano tutti fuori servizio. Diversi pazienti e neonati sarebbero morti per l’assenza di cure.
Prosegue l’esodo degli sfollati dal nord della Striscia di Gaza verso sud attraverso corridoi protetti, mentre l’esercito israeliano annuncia di aver preso il Parlamento di Gaza City.
Il segretario delle Nazioni Unite Antonio Guterres torna a criticare le azioni di Israele: “Non si possono usare le cose orribili compiute da Hamas come motivo per punire collettivamente il popolo palestinese”. L’Onu annuncia che nei bombardamenti israeliani sono morti 102 suoi dipendenti, tutti palestinesi.
- Perché Israele e Palestina sono in guerra
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