Razzi colpiscono il cortile della casa di Benjamin Netanyahu ma era assente. Israele: "Incidente grave"
Due razzi sono stati sparati contro la casa del premier Benjamin Netanyahu, senza provocare danni. Per Israele è "escalation" della guerra
Due razzi hanno colpito la residenza del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu a Cesarea, senza causare danni al premier e alla sua famiglia, che non erano in casa. L’episodio segna un’ulteriore escalation della tensione in Medio Oriente, dopo che nelle settimane precedenti un drone dal Libano aveva danneggiato la stessa abitazione.
- Missili sulla casa del premier di Israele Netanyahu
- Le reazioni di Israele
- Gli attacchi di Hezbollah e le risposte a Gaza
Missili sulla casa del premier di Israele Netanyahu
A confermare la notizia dei due missili che hanno colpito la casa di Benjamin Netanyahu sono la polizia e l’agenzia di sicurezza interna Shin Bet.
“Due razzi sono atterrati nel cortile fuori dalla residenza del primo ministro. Il primo ministro e la sua famiglia non erano in casa al momento dell’incidente” viene chiarito nel comunicato congiunto. “È stata aperta un’indagine. Si tratta di un grave incidente e di una pericolosa escalation”.
Le reazioni di Israele
Ferma condanna da parte delle istituzioni israeliane in seguito all’attacco avvenuto nella serata del 16 novembre. “Ho parlato con il capo dello Shin Bet e ho espresso l’urgente necessità di indagare e affrontare i responsabili dell’incidente il prima possibile” ha affermato su X Isaac Herzog, presidente di Israele.
“I colpevoli vanno assicurati alla giustizia”: a chiederlo sono Yair Lapid, leader dell’opposizione, e Benny Gantz, presidente di National Unity.
Condanna anche da parte del ministro della Sicurezza nazionale Itamar Ben–Gvir. “L’incitamento contro il primo ministro Benjamin Netanyahu supera ogni confine, superata un’altra linea rossa. Oggi è un razzo e domani è fuoco vivo”.
Parole simili anche da Yitzhak Goldknopf , capo del ministero dell’edilizia abitativa: “È il risultato diretto dell’incitamento selvaggio contro il governo israeliano e il suo leader, che ha travolto il paese negli ultimi mesi”.
Gli attacchi di Hezbollah e le risposte a Gaza
L’episodio è avvenuto a breve distanza temporale dalla rivendicazione di Hezbollah in merito al lancio di razzi contro diverse basi militari israeliane nella zona di Haifa, nel nord di Israele.
Tra gli obiettivi colpiti ci sono la base navale della città e altre strutture strategiche, inclusa una stazione di rifornimento dell’esercito israeliano. L’IDF ha riferito di razzi che hanno colpito anche una sinagoga, ferendo due persone.
Nel frattempo, a Gaza, un raid israeliano ha ucciso 10 palestinesi e ne ha feriti una ventina in un ex edificio scolastico nel campo profughi di Shati. Le operazioni di soccorso sono in corso, con persone ancora intrappolate sotto le macerie.