Guerra Israele-Hamas, ultime news di oggi: dramma senza fine, “a Gaza ucciso un bambino ogni 10 minuti”
Trentaquattresimo giorno di guerra tra Israele e Hamas: Gaza nord non è più sotto il controllo dei palestinesi
La guerra fra Israele e Hamas è arrivata al 34esimo giorno di combattimenti. Hamas parla di oltre 10.800 morti palestinesi, di cui almeno 4.000 sarebbero bambini; gli israeliani denunciano 1.200 decessi e non 1400 come riferito nei giorni scorsi (la stima al ribasso l’ha rivelata il portavoce del ministero degli Esteri); gli ostaggi sono ancora 241.
A Gaza non ci sarà alcun cessate il fuoco, ma solo delle pause umanitarie di 4 ore quotidiane (annunciate 3 ore prima) così che possano essere distribuiti aiuti alla popolazione e così che i profughi possano dirigersi in sicurezza verso il sud del territorio. Le pause sono state confermate dagli Usa. Il nord di Gaza non è più sotto il controllo dei palestinesi.
È muro contro muro sulla situazione degli ostaggi: l’esercito israeliano non smetterà di attaccare fino al rilascio di tutti i 241 ostaggi e Hamas non rilascerà gli ostaggi finché Israele non avrà abbandonato Gaza. Per sbloccare la situazione Cia e Mossad hanno chiesto la mediazione del Qatar.
Continua il giallo dei corrispondenti: secondo le autorità israeliane 4 cronisti freelance avrebbero ricevuto una soffiata da Hamas e sarebbero stati pronti a immortalare l’attacco del 7 ottobre. Si tratta di cronisti in forze a Reuters, Ap, Cnn e New York Times. Le testate negano di essere state a conoscenza degli attacchi.
L’Oms ha spiegato una volta di più quanto sia drammatica la situazione per i civili nella Striscia, affermando che “a Gaza in media viene ucciso un bambino ogni 10 minuti”
Il racconto della giornata
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Macron: “Israele fermi i bombardamenti a Gaza”
In un’intervista esclusiva al Palazzo dell’Eliseo, il presidente francese Emmanuel Macron ha dichiarato che non c’è “alcuna giustificazione” per i bombardamenti e che un cessate il fuoco andrebbe a vantaggio di Israele. Pur riconoscendo il diritto di Israele a proteggersi, “li esortiamo a fermare i bombardamenti” a Gaza. Ma ha anche sottolineato che la Francia “condanna chiaramente” le azioni “terroristiche” di Hamas.
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Israele attacca: "L'Onu è un altro complice di Hamas"
“Per anni l’Onu si è rifiutata di istituire meccanismi di verifica che possano fornirci un quadro veritiero della realtà”. Nuovo attacco alle Nazioni Unite dall’ambasciatore israeliano al Palazzo di Vetro, Gilad Erdan, durante la riunione del Consiglio di Sicurezza. Parlando della situazione a Gaza, Erdan ha affermato che “l’Onu è un altro complice”. “L’Oms, Unrwa, e tristemente anche il segretario generale Guterres, non riportano la situazione sul terreno”. “Molti operatori Unwra a Gaza sono essi stessi membri di Hamas – ha aggiunto – è giunto il momento di sfatare il mito dei fatti forniti dall’Onu”
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Ambasciatore palestinese all'Onu: “Fermate il massacro”
“Mentre parliamo, gli ospedali sono diventati il primo obiettivo di Israele. Le bombe arrivano ovunque, scuole, macchine, ospedali, campi profughi, strutture Onu. Fermate il massacro; e l’Oms può e deve agire ora per fermare questi massacri”. Lo ha detto l’ambasciatore palestinese all’Onu, Ryand Mansour, durante la riunione del Consiglio di Sicurezza. “Cosa ricorderà questa generazione di Gaza? Gli orrori, i massacri, i camion che trasportavano persone, corpi senza vita e speranze infrante”, ha aggiunto.
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Oms, "a Gaza in media ucciso un bambino ogni 10 minuti"
“In media a Gaza viene ucciso un bambino ogni 10 minuti”. Lo ha detto il direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità, Tedros Adhanom Ghebreyesus, intervenendo alle nazioni Unite. “La situazione” a Gaza “è impossibile da descrivere”, ha spiegato, parlando di ospedali pieni di “feriti, malati e morenti” e di persone che si rifugiano negli ospedali e “nelle scuole” alla “disperata ricerca di cibo e acqua”. Ma a Gaza, ha proseguito, “nessun luogo e nessuna persona è al sicuro”.
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Israele, 1.200 morti il bilancio del 7 ottobre
Israele ha rivisto al ribasso il bilancio delle vittime degli attacchi di Hamas del mese scorso nel sud di Israele, portandolo da 1.400 a 1.200, secondo un portavoce del ministero degli Esteri. “Questo è il numero aggiornato. E’ dovuto al fatto che c’erano molti cadaveri che non erano stati identificati e ora pensiamo che appartengano a terroristi… non a vittime israeliane”, ha dichiarato all’AFP il portavoce del ministero Lior Haiat.
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Stop alle evacuazioni da Gaza verso l’Egitto
Sono state sospese le evacuazioni dalla Striscia di Gaza verso l’Egitto. Lo riferisce l’emittente al-Jazeera citando fonti della sicurezza egiziane e un funzionario palestinese. Non potranno quindi lasciare l’enclave palestinese attraverso il valico di Rafah i titolari di passaporti stranieri e i palestinesi che necessitano di cure mediche urgenti. La sospensione, hanno detto le fonti, è dovuta a problemi nel portare gli sfollati al valico di frontiera di Rafah dall’interno di Gaza. Le evacuazioni da Gaza all’Egitto sono iniziate il primo novembre e sono state interrotte due volte la scorsa settimana a causa dei bombardamenti.
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“Ad al Shifa cadaveri a terra, una scena orribile”
“Stamattina mi stavo recando all’ospedale di Al Shifa per lavorare quando la struttura è stata colpita. Tutti noi eravamo inorriditi, alcuni si sono buttati a terra. Ho visto cadaveri, anche di donne e bambini. Una scena orribile che ci ha fatto piangere tutti”: lo racconta Maher Sharif, infermiere di Msf che opera nell’ospedale di al Shifa, come riferisce la stessa organizzazione in un comunicato. “Il personale medico era terrorizzato, cercava di salvarsi e mettere al sicuro la propria famiglia. Alcuni sono rimasti all’interno dell’ospedale, mentre altri stanno partendo verso il sud di Gaza insieme agli sfollati”, continua Sharif.
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Israele: “Distrutta roccaforte Hamas, uccisi 150 terroristi”
L’esercito israeliano ha annunciato questa sera che la 401ma brigata ha distrutto la roccaforte Badr del battaglione Shati di Hamas, nel nord della Striscia di Gaza, uccidendo 150 terroristi negli ultimi giorni. L’avamposto Badr è situato vicino a un campo profughi e a edifici civili. Nell’ambito dell’incursione nell’avamposto, i soldati hanno distrutto il quartier generale militare e le postazioni di lancio di razzi. La brigata israeliana ha attaccato anche un hotel nella fascia costiera a nord della Striscia, dove si erano nascosti 30 terroristi che usavano l’albergo come base per pianificare gli attacchi, ha dichiarato l’Idf.
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Israele: “Se terroristi sparano dagli ospedali risponderemo”
“Se l’esercito israeliano vede i terroristi di Hamas sparare dagli ospedali di Gaza, farà quello che è necessario fare”, ha detto il portavoce militare Richard Hech in un briefing con la stampa estera.
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Tajani: “Sugli aiuti a Gaza l'Italia sta facendo la sua parte”
“L’Italia sta facendo tutto ciò che può. E’ partita ieri una nave ospedale per andare a Gaza. Abbiamo già pronto un ospedale militare e dobbiamo trovare soltanto l’accordo, il consenso delle parti in causa. Abbiamo già inviato beni che credo siano in coda per entrare al valico di Rafah attraverso i tir. Abbiamo già dato disponibilità a curare in Italia o anche negli Emirati Arabi Uniti giovani palestinesi feriti. L’Italia tutto quello che doveva fare lo ha fatto”. Lo ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani a margine di un evento alla Farnesina ad una domanda sugli aiuti a Gaza.
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Ospedale di Gaza circondato da tank israeliani: l'appello del direttore
Il direttore, Mustafa al-Kahlout, responsabile dell’ospedale di Al Nasr, nel nord della Striscia di Gaza ha dichiarato che la struttura è circondata dai carri armati israeliani e ha chiesto assistenza alla Croce Rossa per l’evacuazione. “Siamo completamente circondati, ci sono carri armati fuori dall’ospedale e non possiamo andarcene”, ha detto. “Non abbiamo elettricità, non abbiamo ossigeno per i pazienti, non abbiamo medicine e acqua – ha denunciato al-Kahlout – Non conosciamo il nostro destino”.
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Colloqui bilaterali di Erdogan sulla guerra in Palestina
Recep Tayyip Erdogan prenderà parte domani al vertice straordinario dell’Organizzazione per la Cooperazione islamica (Oic) sulla situazione in Palestina e nella Striscia di Gaza in programma a Riad, in Arabia Saudita. Il presidente turco avrà anche colloqui bilaterali con gli altri leader partecipanti al summit.
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Croce rossa: "Sistema sanitario a Gaza è al punto di non ritorno"
Il sistema sanitario di Gaza ha raggiunto il “punto di non ritorno“. Lo ha riferito la Croce Rossa.
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Cecchini sparano contro ospedale, un morto e 28 feriti
Un morto e 28 feriti, per la maggior parte bambini di cui 2 in condizioni critiche: è questo il bilancio dell’attacco dei cecchini israeliani all’ospedale di Al-Quds. Lo rivela su X la Mezzaluna rossa.
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Fonte Israele, nessuna intesa per scambio di prigionieri
Non c’è alcuna definizione di un’intesa relativa a uno scambio di prigionieri tra Israele e Hamas. Lo ha detto una fonte politica israeliana citata dalla tv pubblica Kan, ripresa dall’Ansa. Secondo la stessa fonte, ci sono sforzi in parallelo ai combattimenti per fare tutto il possibile per recuperare gli ostaggi.
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Mezzaluna palestinese,cecchini Israele sparano su ospedale
La Mezzaluna Rossa palestinese ha affermato che cecchini israeliani sparano sull’ospedale Al-Quds di Gaza City, e ci sono feriti tra gli sfollati. Lo si legge sul profilo X dell’organizzazione.
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Ministero della sanità di Hamas: "Nuovo bilancio nella Striscia è di 11.078 morti"
Il bilancio delle vittime nella striscia di Gaza sale a oltre 11.078 morti dagli attacchi del 7 ottobre compiuti dai militanti di Hamas, a cui Israele ha riposto. Lo riferisce il ministero della Sanità di Hamas
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Due ospedali a Gaza evacuano i pazienti, Hamas b
Secondo fonti del sito di notizie israeliano Walla, l’esercito sta avanzando verso gli ospedali di Gaza Ranteesi e Nasr: gli amministratori ospedalieri avrebbero iniziato a evacuare i pazienti lungo un percorso umanitario aperto verso il sud della Striscia. A differenza dell’ospedale al-Shifa, dove i miliziani di Hamas starebbero impedendo agli amministratori ospedalieri di far uscire i pazienti.
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Onu su Gaza: "La carneficina deve finire"
“La carneficina deve semplicemente finire”: lo scrive in un editoriale sul Washington Post il capo dell’agenzia Onu per i rifugiati palestinesi (Unrwa), Philippe Lazzarini, riferendosi al conflitto tra Israele e Hamas. L’editoriale, pubblicato ieri, appare oggi anche sul sito della Unrwa, citato dall’Ansa.
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L'esercito bracca Sinwar, preso l'ufficio del fratello
I soldati israeliani hanno preso il controllo a Gaza dell’ufficio di Muhammad Sinwar, fratello del leader di Hamas Yahya Sinwar. Lo ha reso noto l’esercito israeliano, citato dall’Ansa. La 7ma brigata del Corpo corazzato ha condotto una serie di raid contro l’avamposto militare e il centro di addestramento di Hamas, che si trovano nel cuore di un distretto civile a Gaza. Preso anche il controllo del complesso della brigata Tzabra di Hamas, dove sono state trovate grandi quantità di munizioni, dispositivi elettronici e rapporti di intelligence.
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Terroristi arrestati confessano: sotto l'ospedale ci sono i leader di Hamas
L’esercito israeliano (Idf) ha diffuso un video su X in cui due terroristi di Hamas arrestati il 7 ottobre, giorno del massacro, dichiarano durante gli interrogatori chi si nasconde nei sotterranei del più grande ospedale di Gaza, l’al-Shifa. “Shifa è un grande ospedale, non piccolo, sotto si nascondono il leader di Hamas come Yahya Sinwar e altri comandanti senior, sia militari che politici”, dice uno dei due. L’altro risponde sull’uso delle ambulanze: “Hamas sulle ambulanze trasporta cose importanti. Comandanti e tutto quello che serve. Perché usano ambulanze e non auto normali? Pechè gli ebrei non attaccano le ambulanze”.
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Esercito di Israele arresta 41 ricercati in Cisgiordania
L’esercito israeliano – insieme alle forze di sicurezza – ha arrestato 41 palestinesi ricercati in Cisgiordania, 14 dei quali identificati come operativi di Hamas. Ad Hebron – ha detto il portavoce militare, citato dall’Ansa – i soldati hanno individuato e confiscato equipaggiamento e materiale di propaganda in un magazzino. Dall’inizio della guerra i ricercati arrestati in Cisgiordania sono oltre 1.540, una larga parte affiliata ad Hamas.
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Carburante esaurito, ospedale di Gaza costretto a interrompere i servizi chiave
Mercoledì 8 novembre l’ospedale al-Quds di Gaza è stato costretto a interrompere i servizi chiave a causa della mancanza di carburante: lo ha detto il portavoce delle Nazioni Unite, Stephane Dujarric, sul sito dell’Organizzazione. Inoltre, l’unico fornitore di servizi di maternità nel nord di Gaza – ossia l’ospedale al-Awda – ha avvertito di una chiusura imminente, ha sottolineato Dujarric.
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Iran, inevitabile espansione portata della guerra
“A causa dell’aumento dell’intensità della guerra contro i residenti civili di Gaza, l’espansione della portata della guerra è diventata inevitabile”: lo ha detto il ministro degli Esteri iraniano Hossein Amirabdollahian in una conversazione telefonica tenuta ieri con il suo omologo del Qatar, Mohammed Bin Abdulrahman Al Thani. Lo riporta il network tv statale iraniano Press TV, citato dall’Ansa.
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Uccisi 3 capi militari di Hamas nel nord della Striscia di Gaza
L’esercito israeliano ha ucciso la notte scorsa a Jabalya, nel nord della Striscia di Gaza, due capi di Hamas dell’Unità Nukbha che hanno preso parte all’attacco omicida del 7 ottobre scorso. Lo ha annunciato il portavoce militare, citato dall’Ansa, spiegando che si tratta di Ahmed Musa e Omar Al-Hindi. Insieme a loro è stato ucciso il capo dell’Unità dei cecchini della Brigata nord di Hamas, Mohammed Kahlout.
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Ostaggi, Cia e Mossad trattano con il Qatar
Cia e Mossad starebbero trattando per ottenere la mediazione del Qatar al fine di sbloccare la situazione degli ostaggi israeliani. Sono ancora 241 le persone in mano ad Hamas. Per l’organizzazione palestinese che governa Gaza, la condizione per il rilascio è la fine dell’occupazione israeliana.
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Continua il giallo dei giornalisti: per gli israeliani sapevano dell'attacco, le testate negano
Continua il giallo dei giornalisti che, secondo gli israeliani, sarebbero stati al corrente dell’attacco del 7 ottobre. Il ministro delle Comunicazioni israeliano Shlomo Karhi ha accusato 4 reporter freelance che lavorano per Reuters, Ap, Cnn e New York Times. Le testate negano di essere state a conoscenza degli attacchi.
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Rappresaglia israeliana per l'attacco a Eilat
L’esercito israeliano ha attaccato l’organizzazione con sede in Siria che ieri ha lanciato un drone contro una scuola nella città di Eilat. Ne dà notizia Haaretz.
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6 morti nel bombardamento dell'ospedale di al-Shifa a Gaza
6 persone sarebbero morte nell’attacco che gli israeliani hanno messo in atto contro l’ospedale di al-Shifa a Gaza. Ne dà notizia, intervistato da Al Jazeera, Abu Salmiya, direttore generale della struttura.
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Netanyahu: "Ci stiamo comportando eccezionalmente bene"
“Ci stiamo comportando eccezionalmente bene. Non cerchiamo di governare Gaza. Non cerchiamo di occuparla, ma di dare a loro e a noi un futuro migliore”. Così ha dichiarato in un’intervista a Fox News il premier israeliano Benjamin Netanyahu, il quale ha aggiunto: “E penso che sia chiaro come dovrà essere il futuro di Gaza. Hamas se ne andrà, dobbiamo distruggerlo, non solo per il nostro bene, ma per il bene di tutti. Per il bene della civiltà, dei palestinesi e degli israeliani”.
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A Gaza "pause umanitarie" di 4 ore
Non ci sarà alcun cessate il fuoco a Gaza ma solo “pause umanitarie” giornaliere di 4 ore e solo in alcune parti del Nord della Striscia di Gaza. Le pause consentiranno il passaggio di aiuti alla popolazione e la fuga verso il Sud dei civili. Ne dà notizia la Casa Bianca. Nel territorio si apriranno altri due corridoi umanitari. I cittadini di ciascuna zona verranno avvisati 3 ore prima della pausa. Non è previsto alcun ridimensionamento dei combattimenti di terra da parte di Israele.
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Gli Emirati Arabi Uniti invocano il cessate il fuoco
Sheikh Mohamed bin Zayed Al Nahyan (nella foto), presidente degli Emirati Arabi Uniti, invoca un “cessate il fuoco immediato” a Gaza al fine di consentire l’accesso umanitario. Tramite X lo sceicco ha dichiarato di aver incontrato l’emiro del Qatar, Tamim bin Hamad Al Thani, per “rafforzare le richieste delle nostre nazioni per un cessate il fuoco immediato nella Striscia di Gaza, un accesso umanitario senza ostacoli e la protezione di tutti i civili”.
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La mappa
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Nel 33esimo giorno di guerra, l’IDF ha spostato le proprie operazioni all’interno della Striscia di Gaza, avanzando con piccole unità di soldati. Il bilancio delle vittime palestinesi (secondo Hamas) sarebbe di oltre 1omila persone di cui 4mila bambini. Oltre 1.400 i morti israeliani. Gli ostaggi sono ancora circa 240.
Secondo il portavoce delle Forze di Difesa Israeliane Daniel Hagari, Hamas avrebbe perso il controllo della parte nord della Striscia di Gaza.A Gerusalemme alcuni manifestanti hanno provato a fare irruzione nella dimora del premier Benyamin Netanyahu, da alcuni giorni ospite del magnate Simon Falic.
Usa e partner atlantici hanno deciso di imporre restrizioni per fare in modo che Hamas smetta di appropriarsi dei fondi destinati ai civili palestinesi.Secondo il premier palestinese Mohammed Shtayyeh l’unica soluzione per la fine della guerra è la fine dell’occupazione di Gaza da parte di Israele.