,,

Delitto di Chiara Poggi a Garlasco, il racconto sulla ragazza a bordo di una bici: cosa disse un testimone

Un mese dopo il delitto di Garlasco e un giorno dopo l'arresto di Alberto Stasi un testimone raccontò di aver visto "una ragazza in bicicletta"

Pubblicato:

Quella mattina c’era "una bicicletta che andava a zig-zag" a bordo della quale ci sarebbe stata "una ragazza bionda con i capelli a caschetto". 18 anni dopo il delitto di Garlasco, i nuovi sviluppi potrebbero portare gli inquirenti a rispolverare vecchi fascicoli. Tra questi potrebbero ritrovare la testimonianza di Marco Muschitta, un operaio che nelle ore in cui si consumava l’omicidio di Chiara Poggi vide qualcuno che certamente non era Alberto Stasi.

La ragazza sulla bicicletta

Era il 27 settembre 2007 quando Marco Muschitta, 31 anni e un lavoro come tecnico del gas per la ditta Asm, si presentò presso la Procura di Vigevano con un racconto agghiacciante.

Muschitta raccontò ai pm che il 13 agosto, 45 giorni prima, tra le 9:30 e le 10 si trovava in via Pavia per alcuni lavori sulle centrali dell’acqua. Quella mattina "da una via laterale a sinistra" rispetto al suo senso di marcia avrebbe visto uscire "una bicicletta". Tra via Pascoli e via Pavia ci sono appena 190 metri.

Il fatto attirò la sua attenzione in quanto "non c’era nessun altro veicolo a quanto mi ricordo" ma soprattutto perché "andava a zig zag come se il conducente avesse qualcosa di ingombrante nella mano destra".

Muschitta aggiunse che a bordo della bicicletta avrebbe notato "una ragazza con i capelli biondi a caschetto" che indossava "occhiali da sole a mascherina scuri" e "scarpe bianche con una stella blu". Inoltre, questa persona "aveva nella mano destra un piedistallo tipo da camino (…) con in testa tipo una pigna", ma guidava la bicicletta con entrambe le mani e "con la destra impugnava sia il manubrio che questo oggetto".

La denuncia della cugina di Chiara Poggi

Nello stesso giorno Muschitta dichiarò di non aver più visto di persona la ragazza della bicicletta, ma "somigliava alla cugina bionda di Chiara Poggi", ovvero Stefania Cappa. Quest’ultima, insieme alla sorella gemella Paola, era stata più volte mostrata in televisione nei numerosi servizi andati in onda sul delitto di Garlasco.

Il 31enne, ricordiamo, andò in Procura il 27 settembre, dopo l’arresto di Alberto Stasi. Alle 19:59 il verbale fu sospeso – come scrive Libero Quotidiano – e alle 21:59 ricominciò a parlare. Ma ritrattò tutto. "Non ne sono certamente sicuro di quello che ho detto, chiedo scusa. Mi sono inventato tutto quello che vi ho raccontato perché sono uno stupido".

Stefania Cappa lo denunciò per calunnia, ma Muschitta fu assolto "perché il fatto non sussiste". I giudici scrissero che il testimone "risultava confuso e contraddittorio" in quanto "fortemente condizionato dalle notizie lette e sentite dai mass media".

L’intercettazione e le ipotesi

Dopo la deposizione in Procura il telefono di Marco Muschitta fu messo sotto controllo. In una telefonata con il padre, il 31enne disse: "Io ho detto quello che ho visto". Venne fuori che Muschitta raccontò lo stesso fatto a due colleghi e alla allora convivente, e che ad essi era apparso visibilmente scosso e spaventato.

Il suo avvocato spiegò che il 31enne avrebbe realmente visto una ragazza a bordo di una bicicletta la mattina del delitto di Garlasco, ma per il suo riconoscimento si sarebbe fatto influenzare dalle immagini che ogni giorno venivano trasmesse dai programmi televisivi.

delitto-di-garlasco-omicidio-chiara-poggi Fonte foto: ANSA
,,,,,,,,