Decisa la data del funerale di Giulia Cecchettin: quando e dove si terrà l'ultimo saluto alla 22enne uccisa
È stata decisa la data del funerale di Giulia Cecchettin, la 22enne studentessa uccisa dall'ex fidanzato Filippo Turetta. Quando si terrà
Dopo l’autopsia effettuata nella giornata di ieri, ora la famiglia di Giulia Cecchettin può dare l’ultimo saluto alla figlia, uccisa a inizio novembre dall’ex fidanzato Filippo Turetta. Sono stati resi noti data e luogo dei funerali della studentessa.
- Quando e dove si terranno i funerali di Giulia Cecchettin
- I risultati dell'autopsia sul corpo della 22enne uccisa
- L’interrogatorio in carcere di Filippo Turetta
Quando e dove si terranno i funerali di Giulia Cecchettin
Stando a quanto riportato da Ansa, i funerali di Giulia Cecchettin si terranno all’inizio della prossima settimana, ora che i medici legali hanno effettuato tutti gli esami necessari sul corpo della giovane trovata morta a Piancavallo.
La cerimonia funebre è prevista per martedì 5 dicembre alle ore 11.00, presso la Basilica di Santa Giustina a Padova. La notizia è confermata dalle epigrafi affisse stamattina a Vigonovo, il paese di Giulia. La chiesa può ospitare migliaia di persone e si affaccia su Prato della Valle, una piazza dalla quale sarà possibile seguire la cerimonia.
Oltre un migliaio di persone, in un corteo rumorosissimo, con pentole e coperchi percossi dai partecipanti a Vigonovo
Sembra infatti che i funerali della giovane verranno trasmessi anche su maxi schermi posizionati all’esterno della basilica. L’affluenza attesa è altissima, come confermato dalla partecipazione di questi giorni alle numerose fiaccolate e marce in ricordo della giovane.
I risultati dell’autopsia sul corpo della 22enne uccisa
Il via libera è arrivato dalla Procura dopo l’autopsia di 12 ore effettuata nella giornata di ieri, alla presenza di carabinieri e consulenti legali sia della famiglia Cecchettin che Turetta. La durata, a quanto pare, è stata dovuta alla necessita di lunghi accertamenti richiesti dagli inquirenti.
Secondo quanto emerso, la morte di Giulia Cecchettin è stata dovuta al dissanguamento causato in particolare dalle ferite alla base del collo. Il reo confesso Filippo Turetta l’ha colpita almeno venti volte, ma sono quelle le ferite che hanno provocato il decesso, avvenuto probabilmente durante l’aggressione a Fossò.
È emerso inoltre che il giovane, arrestato in Germania dopo un tentativo di fuga e ora in carcere a Verona, avrebbe usato un coltello da cucina da 12 centimetri e non quello spezzato da 21 cm trovato nel parcheggio di Vigonovo. Se l’avesse portato da casa, si configurerebbe la premeditazione.
L’interrogatorio in carcere di Filippo Turetta
Nelle ultime ore sono emersi dettagli anche sull’interrogatorio fiume di Filippo Turetta. È durato nove ore, durante le quali avrebbe dichiarato che “Mi è scattato qualcosa in testa“, per spiegare quei venticinque minuti durante i quali ha messo fine alla vita dell‘ex fidanzata Giulia Cecchettin.
Nel precedente incontro con gli inquirenti, aveva detto di non volersi sottrarre alle sue responsabilità. “Ho fatto una cosa orribile, voglio pagare” avrebbe ribadito ieri di fronte al pm. Secondo quanto riportato, avrebbe mostrato atteggiamento collaborativo ammettendo le due aggressioni – quella a Vigonovo e a Fossò – sfociate poi nell’omicidio dell’ex fidanzata.