Ddl Zan slitta ancora al Senato: le reazioni di Pd, M5s e Lega
Altro stop per il ddl Zan, il disegno legge sull'omotransofobia: la reazione del mondo politico
Altro slittamento per il ddl Zan, disegno di legge sull‘omotransofobia che da settimane attende di essere calendarizzato in Senato, dopo aver ricevuto il via libera lo scorso novembre alla Camera. La discussione del testo è stata bloccata dal presidente della commissione Giustizia in quota Lega Andrea Ostellari. Come per il suo collega di partito Simone Pillon, per lui questa legge “non è una priorità” per l’esecutivo.
Dopo il rinvio della settimana scorsa (quello che ha provocato parecchio baccano, anche mediatico), oggi c’è stato un altro crocevia per il ddl: Ostellari ha chiesto che prima di procedere vengano accorpati alla legge altri quattro ddl sull’omotransfobia presentati a palazzo Madama.
“La calendarizzazione del ddl Zan non è tecnicamente procedibile – ha dichiarato oggi Ostellari – . Ora si rimanda quel testo, con altri quattro, al presidente del Senato per la rassegnazione. Quante polemiche inutili e quanti commenti in questi giorni. Bastava studiare”. Simone Pillon ha così ironizzato: “Ddl Zan alle calende. A chi fa strepito e clamore, e sobilla intere folle, ricordo che il regolamento del Senato non è un optional”.
Di ben altro tenore le reazioni provenienti dal M5s, da sempre favorevoli all’approvazione del ddl assieme al Pd. “Il disegno di legge contro l’omotransfobia è una misura necessaria e urgente per contrastare una violenza fisica e psicologica quanto mai attuale e crescente”, rimarcano i componenti del M5S della Commissione Giustizia Senato.
“Speriamo che non ci siano più scuse, speriamo che la presidente Casellati ci dia risposte entro domani per poter andare in ufficio di presidenza la prossima settimana e chiedere la calendarizzazione del ddl Zan”, spiega il dem Franco Mirabelli.
Sempre in quota dem, Anna Rossomando, ha assicurato “che il presidente Ostellari sarà garante dei lavori. Vogliamo essere positivi”. Anche Alessandro Zan, che ha apposto la firma sul disegno legge, si è espresso nelle scorse ore.
“Apprendo che il presidente Ostellari ha richiesto l’accorpamento della legge contro omotransfobia, misoginia e abilismo approvata alla Camera con altri quattro testi già depositati in Senato, passaggio a cui si poteva procedere ben prima. Mi auguro che dietro questa richiesta non ci sia l’ennesimo tentativo dilatorio verso un testo che, come è noto, gode del sostegno della maggioranza in commissione ed è già approvato alla Camera”, ha dichiarato Zan all’AdnKronos.
Sulla vicenda è intervenuto anche Matteo Salvini, leader della Lega, che ha ribadito che secondo lui c’è già una legge valida e non ne servirebbe una ad hoc. “Ognuno è libero di amare chi vuole, di condividere la sua vita, la sua casa, le sue emozioni con chi vuole, di fare l’amore e di svegliarsi al fianco di chi desidera”, dice il segretario del Carroccio che aggiunge: “Chi discrimina una persona per il suo orientamento sessuale o affettivo è un ignorante. Ogni tipo di discriminazione o di violenza, nei confronti di chiunque, va sempre punita e combattuta, come già la legge giustamente prevede”.