Ddl Zan, accordo tra Renzi e Salvini? Il deputato dem: "Ho i brividi"
Alessandro Zan, il relatore del ddl contro l'omotransfobia, si scaglia il possibile accordo tra Renzi e Salvini per affossare la legge
Sul ddl Zan “voglio escludere che nelle parole di Renzi si celi un accordo con Salvini, ho i brividi all’idea che ci sia“. Così il relatore della legge, il deputato dem Alessandro Zan, parlando ai microfoni di “The Breakfast Club” a Radio Capital.
“Una legge che tutela dai crimini d’odio – ha detto – non si può barattare con un accordo di potere. Renzi vuole essere protagonista di una mediazione, ma rischia di far saltare la legge. La destra invece vuole solo decapitarla”.
“Paura che la legge non venga approvata? Intanto, andiamo in aula dalla commissione giustizia e incrociamo le dita. Poi leggiamo gli emendamenti dei partiti. Nel Pd ci sono dubbi e perplessità su alcuni punti, ma siamo compatti. Se Italia Viva vota compatta, in Senato ci sono i numeri”, ha spiegato Zan.
Intanto oggi al Senato c’è il voto per la calendarizzazione del ddl Zan. Secondo quanto riporta l’Ansa, la vecchia maggioranza giallorossa, IV compresa, voterà compatta per far approdare il provvedimento in Aula la prossima settimana.
Ddlz Zan, la posizione di Italia Viva
Ma sulla legge contro l’omotransfobia tiene banco la posizione dei renziani mutata nei giorni scorsi. “Non capisco la posizione di Italia Viva“, ha detto ieri il segretario del Pd Enrico Letta a “In Onda”, su La 7.
“Ha fatto un lavoro di merito importante alla Camera, e insieme a Pd, Leu e M5s ha votato la legge alla Camera e improvvisamente ha cambiato idea“.
“Questo testo – ha detto – passa esclusivamente con i voti di quelli che l’hanno approvato alla Camera, Lega e Fdi non la vogliono. Quella maggioranza si deve far carico della legge. Renzi si fa scudo dietro al voto segreto, noi non lo chiederemo”.
“Tutti quelli che l’hanno votata alla Camera, quelli stessi la votino in Senato, che problema c’è?”, osserva Letta.
“Mi aspettavo un’alzata di scudi dalla Lega e non dal Pd sulla nostra proposta di mediazione che è quella di tornare al testo Scalfarotto: tra Zan e Pillon esiste una terra di mezzo e noi abbiamo lavorato su quello”, ha detto a “Omnibus” il presidente dei senatori di Italia Viva Davide Faraone.
Ddl Zan, Salvini insiste
Il segretario della Lega Matteo Salvini intanto insiste: “Noi abbiamo accolto l’appello del Santo Padre, spero che lo facciano con responsabilità anche Pd e M5S, ad approvare subito una legge che punisca severamente le discriminazioni, togliendo i due o tre articoli che sono critici”.
“Quindi – ha detto ai microfoni di ‘Radio anch’io’ – un certo tipo di teoria gender nelle scuole coi bimbi di 6 anni e i reati di opinione, le censure e i bavagli per chi ha un’idea di famiglia”.