Cristina D'Avena canta Lady Oscar alla festa di Fratelli d'Italia: messaggio d'amore e gonna arcobaleno
Dopo le polemiche dettate dalla partecipazione di Cristina D'Avena alla festa di Fratelli d'Italia, la cantante sale sul palco con la gonna arcobaleno
Gonna arcobaleno, la canzone di Lady Oscar e il messaggio sull’amore universale. La partecipazione di Cristina D’Avena alla festa di Fratelli d’Italia per il suo decimo anniversario, organizzata a piazza del Popolo a Roma giovedì 15 dicembre, non è passata inosservata.
- Gonna arcobaleno e Lady Oscar
- La replica di Cristina D'Avena e le parole di Fiorello
- Le parole di Palmaroli e Musumeci
Gonna arcobaleno e Lady Oscar
Il video di Cristina D’Avena sul palco di Fratelli d’Italia prima di esibirsi nell’interpretazione della canzone-sigla del cartone ‘Lady Oscar’ è diventato virale in poche ore.
“Voi conoscete la storia di Lady Oscar, è un inno all’amore universale, senza distinzioni. Ed è per questo che io la devo cantare con voi per esprimere tutto. Perché l’amore è per tutti“, ha detto prima di cantare.
Cristina D’Avena durante l’esibizione all’evento ‘A 10 anni dalla nascita Costruiamo l’Italia del Futuro’, la festa di Fratelli d’Italia per il decennale dalla fondazione a Piazza del Popolo, a Roma
Ma a molti non è sfuggita la gonna arcobaleno indossata dalla cantante, soprattutto dopo le polemiche scoppiate nelle ore precedenti.
La replica di Cristina D’Avena e le parole di Fiorello
Cristina D’Avena, prima di salire sul palco, aveva pubblicato sui social un lungo post in seguito alle critiche ricevute dopo l’annuncio della sua partecipazione all’evento di Fratelli D’Italia: “Non credo serva spiegare come mi sia sentita. Preferisco ricordare a chi mi ha giudicato, forse con un po’ troppa fretta, chi sono. Da quarant’anni canto in tutti i posti dove sono ben voluta e accolta“.
“Nelle piazze dei paesi, nei palazzetti delle città, nei teatri, in televisione, nelle feste LGBTQ+ e anche alle Feste dell’Unità. Nei Pride e al Vaticano. E sempre e ovunque con tutto l’impegno e la gratitudine possibili. Perché le mie canzoni non desiderano altro che portare allegria e spensieratezza a chi è cresciuto con loro e a chi le canta assieme a me. Tutti, nessuno escluso. E questo non è qualunquismo, ma libertà”, ha proseguito.
“Stasera, come tutte le altre, non porto ideologie, ma musica – ha scritto la cantante prima di salire sul palco -. Non mi schiero e non cambio pelle all’improvviso. Ho accolto un invito per cantare, non per militare sotto una bandiera. E se posso trasformare una polemica in qualcosa di più utile, vorrei che questa fosse un’ottima occasione per dimostrare (se mai ce ne fosse ancora bisogno) che la musica unisce, include, conforta. Ho sostenuto, e sempre sosterrò, i diritti civili e l’amore universale che dovrebbe essere alla base della crescita di ogni essere umano. Canto Pollon, i Puffi, Memole, Occhi di Gatto, Mila e Shiro… Sono inni di leggerezza e di fantasia… e di nessuna altra natura o pretesa”.
Fiorello, nel corso della puntata di VivaRai 2 andata in onda giovedì 15 dicembre, si è chiesto “Perché Cristina D’Avena non può cantare alla festa di Fratelli d’Italia?“.
Poi ha aggiunto: “Vi racconto una mia esperienza personale, sono stato andato una volta alla festa dell’Unità e ho fatto cantare i comunisti, ‘Bella ciao, bella ciao, bella ciao, ciao, ciao…’, ho cantato, ho cantato e nessuno mi ha detto niente“.
“Se io avessi cantato dall’altra parte, sarebbe successo come in questo caso – ha concluso -. Ognuno deve essere libero di esprimersi come e dove vuole. Io ho cantato per i comunisti e lei per la Meloni”.
Le parole di Palmaroli e Musumeci
Ospite della festa di Fratelli d’Italia c’era anche Federico Palmaroli, autore della pagina satirica ‘Le più belle frasi di Osho‘, che ai microfoni dei giornalisti di Vista ha spiegato di partecipare col suo “spettacolino” come già fatto in occasione di eventi organizzati da “Fratelli d’Italia, Movimento 5 Stelle, Pd…”.
Poi, ha aggiunto, “le mie idee sono note, quindi non devo neanche stare a giustificarmi come Cristina D’Avena, insomma”.
Sul tema è intervenuto anche Nello Musumeci, ministro per la Protezione Civile e per le politiche del mare, che ha dichiarato: “Di Cristina D’Avena nessuno si ricorda quando andava a cantare alle feste dell’Unità. Se ne ricordano solo quando vengono da queste parti”.