Covid, preoccupano le terapie intensive: i dati di ogni regione
Preoccupa la saturazione delle terapie intensive negli ospedali italiani: la situazione regione per regione
Dopo Pasqua, da martedì, mezza Italia sarà in zona rossa e l’altra in arancione. E, stando al nuovo decreto legge del governo Draghi, nessuna Regione potrà essere promossa in zona gialla o bianca. Solo a maggio, mentre va avanti la campagna vaccinale, si potrà pensare di poter riaprire e togliere alcune delle restrizioni più dure.
Come ha spiegato il presidente dell’Iss Silvio Brusaferro illustrando in conferenza stampa il monitoraggio settimanale, “i ricoveri sono ancora in crescita e destano preoccupazione i dati di saturazione al 41% di pazienti Covid delle terapie intensive“. Data la situazione, solo un netto calo della pressione sugli ospedali potrà portare ad un allentamento delle misure.
Il dato più preoccupante è quello delle terapie intensive: attualmente in Italia sono occupati il 40,9% dei posti letto in rianimazione. Un numero in leggera crescita e ben al di sopra della soglia critica fissata al 30%. Anche i reparti covid ordinari sono saturi oltre la soglia di tranquillità, occupati al 43%.
La situazione però è ben diversa da regione a regione. Stando ai dati di Agenas, l’agenzia del ministero della Salute per i servizi ospedalieri, la situazione più critica è in Lombardia, con il 60,9% dei posti letto occupati in terapia intensiva, seguita da Piemonte (59,9%) e Marche (58,4%). Mentre è decisamente migliore la situazione di Basilicata (15,9%) e Sardegna (16,3%).
Terapie intensive, i dati di ogni regione
Di seguito la percentuale di saturazione delle terapie intensive in ogni regione:
- Abruzzo: 31,6
- Basilicata15,9
- Calabria 23,7
- Campania 25,8
- Emilia Romagna 51,3
- Friuli Venezia Giulia 46,9
- Lazio 39,3
- Liguria 30,1
- Lombardia 60,9
- Marche 58,4
- Molise 41
- Piemonte 59,9
- Provincia autonoma di Trento 56,7
- Provincia autonoma di Bolzano 20
- Puglia 44,8
- Sardegna 16,3
- Sicilia 16,8
- Toscana 42,6
- Umbria 43,2
- Valle d’Aosta 26,7
- Veneto 28,2