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Covid, i veri numeri del contagio in Italia: il dossier degli 007

Un dossier dei Servizi segreto preoccupa il governo: i dati dei contagi in Italia sarebbero sottostimati del 50%

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Sul tavolo del premier dimissionario Giuseppe Conte, in piena crisi di governo, è finito un dossier dell’intelligence secondo il quale i contagi da coronavirus in Italia sarebbero sottostimati del 50%. Il totale, si legge nel dossier riportato da Repubblica,  “è sottostimato a causa del calo del numero dei tamponi avvenuto a metà novembre 2020”. Gli analisti, così, hanno lanciato due allarmi: la curva epidemiologica non sta piegando verso il basso e i dati al momento sono inattendibili.

Contagi, il modello elaborato dai matematici

I Servizi segreti italiani, con l’aiuto di statistici e matematici, lo scorso 25 dicembre avevano elaborato un modello che stimava a 86.500 il numero dei decessi totali che il nostro Paese avrebbe raggiunto nel corso del mese successivo e infatti la conta delle vittime è arrivata a 86.422 il 26 gennaio. Questa, quindi, potrebbe costituire la prova che il modello approntato funziona anche per stabilire il numero dei veri contagi.

Il calcolo dei veri contagi si basa sulla proporzione matematica tra nuovi ingressi nelle terapie intesive e la quota giornaliera di positivi aggiornata dal bollettino. Nel dossier si legge: “Osservando le terapie intensive nella parte finale dell’anno, si può dedurre che vi è stata una fase di ripresa dell’epidemia verso la metà dicembre. Una ripresa che non è stata rilevata né tracciata dai numeri nazionali a causa dei pochi test effettuati in quel periodo”.

Il nodo dei test rapidi: il problema dei dati

In terapia intensiva il numero dei pazienti continua a oscillare intorno alle 2.580 unità e la cifra è rimasta stabile nonostante il numero dei contagi sembrasse calare dai bollettini diramati dal ministero della Salute. Il “pasticcio”, secondo gli 007, sarebbe dovuto al numero dei tamponi che è iniziato a calare prima del brusco rialzo dovuto all’inclusione dei test rapidi nel conteggio.

“L’introduzione dei test rapidi – si legge nel dossier – ha reso impossibile un confronto con le serie storiche passate. Alcune Regioni, inoltre, non fanno distinzione tra il molecolare e il rapido, è ciò ha evidenti ripercussioni sul calcolo di tutti i valori, tra cui il rapporto positivi/tamponi”. I test di conferma, ad oggi, sarebbero il 65 per cento del totale e proprio questi altererebbero la rappresentazione della curva del contagio.

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Covid-19, il bollettino di oggi 26 maggio 2021 Fonte foto: ANSA
Covid-19, il bollettino di oggi 26 maggio 2021
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