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Covid, Sgarbi sui contagi: "Se Berlusconi peggiora cambio idea"

Vittorio Sgarbi è pronto a ricredersi sulla pericolosità del Covid se le condizioni di Silvio Berlusconi peggioreranno o se Zangrillo cambierà idea

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Silvio Berlusconi è ricoverato all’ospedale San Raffaele di Milano dallo scorso 3 settembre a causa di una polmonite bilaterale dopo essere risultato positivo al coronavirus. “Berlusconi il ricovero lo vive male – ha raccontato Vittorio Sgarbi, deputato di Forza Italia, alla Repubblica -: aveva fatto di tutto per evitare il contagio, non so come abbia preso il virus. Ma lotterà come sempre: sa di avere molti nemici e non vuole dar loro la soddisfazione di andarsene”.

Il sindaco di Sutri è pronto a rivedere la sua posizione sul virus, a suo dire molto meno letale di quanto sembri: “Io ho seguito le tesi dei professori Zangrillo, Clementi, Gismondi, Rigoli – ha spiegato – che affermano che la letalità è ormai quasi azzerata: i 16 morti di ieri non sono numeri da epidemia. Poi perché annunciare a tutti che si è malati? Se uno contrae l’epatite C lo rivela al mondo?”.

Dunque, il possibile dietrofront: “Se Zangrillo cambia idea, la cambio anch’io. Se Silvio dovesse peggiorare allora vorrà dire che ho sottovalutato la cosa: mi auguro vivamente di no”.

Covid e la marcia dei negazionisti: l’opinione di Sgarbi

Vittorio Sgarbi ha poi riconosciuto di essere percepito come un capofila dei negazionisti del coronavirus. Nonostante questo, però, il deputato forzista non ha partecipato alla loro marcia “perché non ho nulla a che spartire con Pappalardo o Forza Nuova, loro hanno un problema ideologico, io faccio una battaglia esistenziale”.

Sgarbi e l’aneddoto su Berlusconi: “Avrei fatto il tampone solo per lui”

Quindi, un paio di aneddoti. Il primo sul fatto che “non ho mai fatto il tampone: ho fatto due volte il sierologico per andare in tv”, ha detto Sgarbi. Che poi ha aggiunto: “L’avrei fatto per andare a trovare Silvio Berlusconi il 2 settembre, su richiesta di Ghedini: ero pronto a partire da Bassano, poi mi hanno avvisato della sua positività”.

Infine, un passaggio sulla loro amicizia, iniziata nel 1989: “Siamo diventati amici perché amiamo entrambi la vita. Una volta lo invitai a tenere la prolusione alla mostra ‘Con gli occhi di Caravaggio’ al Museo diocesano a Milano. Arrivò all’ultimo, impreparato. Gli dissi due cose e fece un discorso meglio di uno storico dell’arte. Poi mi chiese di presentargli la bionda seduta in prima fila: era Vittoria Risi, la pornostar”.

Covid, No-mask in piazza al grido di "Il virus non esiste" Fonte foto: Ansa
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