Cosa è successo stanotte nella guerra tra Russia e Ucraina: bombardamenti non stop, colpito un ospedale
Continuano i bombardamenti dei russi in Ucraina: colpito un ospedale a Severodonetsk. Intanto Zelenski vuole far evacuare i soldati da Mariupol
A 82 giorni dallo scoppio della guerra in Ucraina la pace continua a restare un miraggio. Mentre i russi cercano di consolidare le loro posizioni nel Donbass, la controffensiva dell’esercito di Kiev va avanti per liberare i territori occupati.
Nelle scorse ore la Finlandia ha chiesto ufficialmente l’ingresso nella Nato scrivendo una nuova pagina di storia, mentre la Svezia dovrebbe presentare la richiesta di adesione domani, martedì 17 maggio. Le mosse dei due Paesi del Nord, rimasti neutrali fino all’invasione della Russia in Ucraina, hanno però spinto Putin a minacciare ripercussioni tecnico-militari. Intanto i bombardamenti delle truppe di Mosca non si fermano.
- Continuano i bombardamenti dei russi: colpito un ospedale a Severodonetsk
- Mariupol, nuove speranze sui negoziati: le parole di Zelensky
- I dati aggiornati di Kiev: ingenti perdite per la Russia
Continuano i bombardamenti dei russi: colpito un ospedale a Severodonetsk
L’esercito russo ha bombardato un ospedale nella città di Severodonetsk. Lo ha riferito su Telegram il capo dell’amministrazione militare regionale di Luhansk, Serhii Haidai. Secondo quanto dichiarato, 9 civili sono rimasti feriti nel corso dell’attacco e sono subito stati soccorsi presso la struttura stessa, nonostante l’offensiva.
Facendo un punto della situazione, Haidai ha spiegato che i russi hanno effettuato complessivamente 11 attacchi di artiglieria nella città, colpendo oltre all’ospedale “case, un impianto chimico e una scuola”. Ad ora non si registrerebbero vittime.
Anche a Mariupol i bombardamenti russi non si fermano: l’acciaieria Azovstal rimane sotto assedio. Come denunciato dai funzionari comunali locali sono state utilizzate anche le bombe al fosforo.
Mariupol, nuove speranze sui negoziati: le parole di Zelensky
Secondo Kiev nell’acciaieria della città portuale restano asserragliati ancora circa 1000 soldati del battaglione Azov, centinaia dei quali feriti. La moglie di uno di loro avrebbe riferito che ormai “hanno perso le speranze e si preparano alla battaglia finale”.
Un piccolo spiraglio è arrivato però da Zelensky, il quale ha dichiarato che sono attualmente in corso trattative per salvare tutte le persone rimaste intrappolate nella città, compresi i soldati che si trovano nei tunnel sotterranei.
Come reso noto da Ukrinform, il presidente ucraino lo ha annunciato attraverso un videomessaggio, sottolineando tuttavia che si tratta di “negoziati molto complicati e delicati”.
“Ce ne occupiamo quotidianamente”, ha aggiunto. Secondo quanto filtrato dagli ambienti russi, un mediatore di Putin avrebbe tuttavia affermato che “la trattativa su Azovstal è impossibile”.
I dati aggiornati di Kiev: ingenti perdite per la Russia
Secondo le stime più recenti del ministero della Difesa di Kiev, riportate dai media ucraini, il numero di soldati dell’esercito di Mosca uccisi da quando è scoppiato il conflitto ha ormai superato quota 27mila.
Per quanto riguarda invece i mezzi andati distrutti, i russi avrebbero perso 200 aerei, 1200 carri armati, 160 elicotteri, 89 sistemi anti missile, 13 navi, 410 droni e quasi 3000 mezzi corazzati.
Il ministero della Difesa britannico ha dichiarato nell’aggiornamento quotidiano dell’intelligence che le truppe di Putin hanno perso fino a un terzo delle proprie forze impegnate in Ucraina. Al momento non starebbero neanche guadagnando alcun territorio sostanziale.
Nelle ultime ore, come reso noto dal centro stampa dell’aeronautica militare ucraina, i missili antiaerei hanno abbattuto alcuni missili da crociera e almeno un elicottero, insieme ad altri bersagli strategici, impedendo alle forze russe di attraversare il fiume Inhulets, situato nella parte centro-orientale dell’Ucraina.