Coronavirus: caso sospetto in Italia, uno confermato in Germania
Continuano i piani di evacuazione degli stati per riportare a casa gli stranieri che si trovano a Wuhan
Il coronavirus continua a diffondersi, a una velocità simile al virus all’origine della pandemia di Sars. Un caso di contagio è stato confermato in Germania, mentre c’è un nuovo sospetto in Italia. Aumentano gli sforzi della comunità internazionale per riportare a casa gli stranieri che si trovano in Cina.
Uno studio condotto dall’Imperial College di Londra, che collabora con l’Organizzazione Mondiale della Sanità, apparso sulla rivista Nature e riportato dall’Ansa, stima che ogni persona che contrae il virus 2019-nCoV può infettarne, in media, altre 2,6, con un tasso che varia da 1,5 a 3,5.
Coronavirus, nuovo caso sospetto in Italia: la paziente è a Pistoia
Spunta un caso sospetto di infezione da coronavirus a Pistoia, reso noto dal sito della Azienda Usl Toscana Centro. Nella nota si legge: “È stato centralizzato nell’ospedale più vicino, il San Jacopo di Pistoia, un caso sospetto del nuovo coronavirus. Si tratta di una donna di 53 anni, originaria della provincia dell’Hubei, che viaggiava insieme ad un’altra ventina di connazionali”.
“La donna accusava una sintomatologia simil influenzale con lieve rialzo febbrile. Precauzionalmente il mezzo su cui viaggiava la signora si è fermato nell’area di servizio di Serravalle Pistoiese, ed è stata chiamata la centrale operativa 118 Empoli-Pistoia che ha soccorso la paziente trasferendola nel Pronto Soccorso di Pistoia, dove i sanitari hanno subito attivato le procedure previste dal protocollo ministeriale per questi casi”, spiega il comunicato della Ausl.
Germania: paziente affetto da coronavirus, l’ha contratto al lavoro
Sale l’allerta in Germania, dove un primo paziente è risultato affetto dal coronavirus. Secondo le notizie diffuse dalla Dpa e riprese dall’Ansa, si tratta di un imprenditore 33enne, che sarebbe stato contagiato dal contatto con un’ospite cinese ricevuta nella sua azienda.
La donna, proveniente da Shangai, aveva avuto in precedenza contatti con i genitori, che vivono a Wuhan, la città da cui sarebbe partito il coronavirus. Al rientro in Cina, il 23 gennaio, le è stato diagnosticato il contagio. Durante la sua permanenza in Germania, dove ha partecipato a un gruppo di lavoro con l’imprenditore, non presentava sintomi della malattia.
Quello tedesco è il secondo caso accertato di trasmissione del virus fuori dalla Cina dopo quello avvenuto in Vietnam. Il paziente tedesco, tra famiglia e lavoro, avrebbe avuto contatti con circa 40 persone, che verranno sottoposte a degli accertamenti.
Il paziente, riporta l’Ansa, si trova nella clinica di Schwabing a Monaco, in stato di isolamento. Sta ricevendo le cure del caso. “Sta davvero bene, ieri era ancora al lavoro“, ha spiegato Andreas Zapf, direttore dell’Ente sanitario regionale della Baviera.
L’imprenditore è anche padre di bambini che frequentano l’asilo. In conferenza stampa a Monaca, Andreas Zapf ha spiegato che potrebbero essere prese delle misure per evitare i contagi anche nelle scuole: “Ovviamente pensiamo anche ai bambini e agli asili”.
Coronavirus: terzo caso accertato di contagio da uomo a uomo in Giappone
Un terzo caso accertato di contagio del coronavirus da uomo a uomo è avvenuto in Giappone, dove un uomo ha contratto il 2019-nCoV dopo aver fatto da guida per un gruppo di turisti cinesi arrivati da Wuhan. Lo hanno annunciato le autorità nipponiche.
L’uomo, riporta l’Ansa, è un 60enne originario di Nara, nel Giappone occidentale. È ricoverato da sabato. In totale sono 6 i casi di contagio registrati in Giappone. Il primo caso di contagio da uomo a uomo è stato riscontrato in Vietnam.
Il piano della Farnesina per rimpatriare gli italiani a Wuhan
Continuano gli sforzi dei Paesi europei per riportare in patria i cittadini che si trovano nella provincia di Wuhan e nelle altre zone a rischio. Il Ministero degli Esteri ha escluso l’idea di un “trasferimento via terra, che implica quarantene piuttosto complesse” per gli italiani bloccati in Cina.
La Farnesina, secondo quanto riporta l’Ansa, “sta valutando insieme anche con altri soggetti, tra cui l’istituto Spallanzani, il Ministero della Sanità e il Centro interforze l’idea di un trasferimento aereo“, che comunque “sarà complesso”.
Come ha spiegato il capo dell’Unità di crisi Stefano Verrecchia, intervenuto a Unomattina: “Siamo sempre in contatto con i connazionali, che sono circa una settantina in buone condizioni di salute”.
Il piano per riportare in Francia i cittadini che si trovano a Wuhan
È invece previsto per dopodomani un primo rimpatrio di cittadini francesi da Wuhan.”Un primo aereo di rimpatrio partirà domani da Parigi per rientrare probabilmente giovedì, con persone che non presentano sintomi“, ha riferito Jean-Baptise Djebbari, secondo quanto riporta l’Ansa.
Il segretario di Stato ai Trasporti ha aggiunto che ci sarà successivamente un “secondo volo”, con date ancora da determinare, “con persone potenzialmente affette dal virus“.
Coronavirus: nessun contagio in Svizzera e Austria
Sono rientrati invece i casi sospetti di coronavirus a Vienna e Zurigo, con quattro persone che sono risultate negative dopo essersi presentate in ospedale con sintomi influenzali. Tutti i pazienti, riporta l’Ansa, tornavano da viaggi in Cina.