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Cinema e teatri, pressing Franceschini: vertice urgente col Cts

Il ministro della Cultura Dario Franceschini ha chiesto un incontro urgente al Cts per decidere i criteri delle riaperture di cinema e teatri

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Tra le attività rimaste chiuse per molti mesi in seguito alle restrizioni anti Covid ci sono cinema, teatri e i locali legati alla musica. I luoghi dello spettacolo in generale, secondo i dati Siae, hanno subito un calo degli ingressi del 72,90% nel 2020 e nel 2021 non hanno ancora visto nemmeno un giorno di apertura. Il ministro della Cultura Dario Franceschini ha intenzione di intervenire a breve e ha chiesto un incontro urgente con il Comitato tecnico scientifico per valutare le riaperture.

Franceschini ne ha parlato in un intervista al Corriere della Sera: “La chiusura di teatri, cinema e sale da musica è stato un dolore – ha detto – ma inevitabile. Abbiamo cercato di accompagnare con misure straordinarie, attraversando questo deserto, i tanti mondi legati al cinema, al teatro, alla musica sostenendo imprese e lavoratori”.

Si tratta di “una realtà che non ha mai conosciuto ammortizzatori sociali”, ha ricordato il ministro e che “ha avuto la cassa integrazione per i dipendenti e sostegni per i tanti lavoratori precari o intermittenti. Un lungo elenco di interventi che non bastano, lo so perfettamente: li sto riproponendo in modo consistente per il nuovo decreto Ristori”. Franceschini ha poi dettato l’agenda: “Ora bisogna ragionare della riapertura”.

Per quanto riguarda i tempi della riapertura, “non voglio coprirmi dietro la scelta di altri Paesi, anzi. Però, ad oggi, teatri e cinema sono chiusi in Francia, Germania, Regno Unito, Belgio, Portogallo. Ma siccome l’Italia è l’Italia – ha aggiunto Franceschini – vorrei che fossimo i primi a riaprire. L’operazione va fatta non con i proclami né con gli annunci ma per passi possibili”.

Al fine di accelerare i tempi, Franceschini ha fatto sapere: “Ho chiesto al Comitato tecnico-scientifico un incontro urgente per proporre le misure di sicurezza integrative su cui stanno lavorando le organizzazioni di categorie”.

Tra le novità al vaglio, ha anticipato il ministro, “potrebbero essere i biglietti nominativi, la tracciabilità delle persone, le mascherine Ffp2. Mi confronterò poi collegialmente col governo, perché non sono certo io a decidere da solo, e col Cts per individuare tempi e modalità”.

“Penso che teatri e cinema, con severe e adeguate misure, siano più sicuri di altri locali già aperti oggi – ha concluso -. E credo che l’Italia, più di altri Paesi, abbia bisogno come l’ossigeno di tornare ad avere un’offerta culturale. Lo ha detto bene il presidente Draghi. Le città italiane senza teatri e cinema e le piazze senza musica sono più tristi: così l’Italia non è l’Italia. Come è stata fatta un’eccezione per le librerie, inserite tra i primi servizi a riaprire per una evidente ragione culturale, spero si possa fare lo stesso ragionamento per i luoghi dello spettacolo”.

Giuramento dei ministri, le prime immagini del governo Draghi Fonte foto: ANSA
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