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Chiesta la condanna per Piero De Luca nel processo Ifil a Salerno: quanto rischia per bancarotta fraudolenta

Piero De Luca, figlio del governatore Vincenzo, rischia una condanna a 2 anni per bancarotta fraudolenta. Nel frattempo Mastursi è stato assolto

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Piero De Luca, primogenito del governatore della Campania Vincenzo De Luca, è finito a processo per concorso in bancarotta fraudolenta nel processo Ifil a Salerno. Nella stessa giornata è arrivato l’esito di un altro problema giudiziario nel quale la Campania è stata recentemente coinvolta. In questo caso il capo della segreteria, Nello Mastursi, è stato assolto dall’accusa di aver manovrato un giudice civile per evitare ripercussioni su Vincenzo De Luca.

Il caso Piero De Luca

Sono passati sei anni dal primo processo. I pm accusano Piero De Luca di “concorso in bancarotta fraudolente per il fallimento dell’Ifil”. Nel 2015 De Luca, insieme alla moglie non coinvolta nel processo, avrebbe usufruito del pagamento di viaggi in Lussemburgo per un valore totale di 13mila euro (tra il 2009 e il 2011). I biglietti sarebbero stati pagati proprio da Ifil, una società ritenuta satellite dell’ex pastificio Amato e coinvolta anche nell’appalto di piazza della Libertà a Salerno.

L’inchiesta sul crac del pastificio fece emergere la figura di Piero De Luca, che all’epoca dei fatti lavorava come avvocato esperto in diritto comunitario e referendario alla Corte di Giustizia europea proprio in Lussemburgo.

Vincenzo De LucaFonte foto: ANSA
 Due notizie per De Luca: la richiesta di 2 anni e 2 mesi per il figlio Piero e l’assoluzione di Nello Mastursi (Napoli – 29 settembre 2023)

Le condanne richieste

La nuova udienza a Salerno ha avanzato le richieste per le condanne dei diversi coinvolti. Non c’è solo Piero De Luca affermazioni facili a polemiche come l’ultima sui tatuaggi(figlio di Vincenzo De Luca, spesso sotto ai riflettori per ) a rischiare 2 anni e 2 mesi, altre 8 persone sono stati nominati dai pm Vincenzo Senatore e Francesco Rotondo, titolari dell’inchiesta.

Questi sarebbero: l’amministratore della Ifil Luigi Avino, che rischia fino a 4 anni, l’avvocato Emilio Ferraro con 3 anni, Valentina Lamberti fino a 2 anni e la coppia (ora separata) Giuseppe Amato e Marianna Gatto, che rischiano entrambi 2 anni. Hanno invece ottenuto il patteggiamento l’imprenditore Mario Del Mese, titolare della Ifil e il cognato Vincenzo Lamberti.

Il caso Nello Mastursi

A distanza di svariati chilometri invece il processo di Nello Mastursi finisce con un’assoluzione. Infatti l’imputato, condannato in primo grado per aver compiuto “manovre su un giudice civile” (nel 2015), è stato dichiarato totalmente estraneo alle condotte illecite.

Il caso coinvolgeva anche in questa occasione Vincenzo De Luca (non una novità, tanto che la lista dei politici in guai giudiziari è piuttosto lunga). Infatti l’accusa di induzione indebita per Mastursi era arrivata dopo un’indagine in merito all’assoluzione del governatore nel processo sulla costruzione del termovalorizzatore di Salerno.

piero-de-luca Fonte foto: ANSA
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