Chat 'Guerrieri', parla una no vax indagata: "Io libera pensatrice"
Parla una delle no vax indagate dalla Procura di Milano: "Sono una libera pensatrice"
Sono otto le persone indagate dalla procura di Milano per istigazione a delinquere aggravata in merito all’organizzazione di sommosse no vax. Una di queste è Lara, 51 anni. La donna vive in una villetta di Salzano, a pochi chilometri da Mestre, con i genitori. Segretaria nella piccola ditta del padre, è stata raggiunta da quotidiano La Repubblica. “Io sono una libera pensatrice, ma non farei del male a nessuno”, assicura.
La sua posizione, da quanto si apprende dagli investigatori, è più defilata rispetto ad altri del gruppo della chat ‘Guerrieri‘ di Telegram. Lara invitava ad andare “tutti a Roma” per manifestate, ma non sarebbe stata protagonista di minacce specifiche verso qualcuno. Non ha nemmeno mai fatto menzione all’uso delle armi. In quella chat però c’era.
“Ci sono entrata per curiosità, un paio di mesi fa, e per curiosità ci sono rimasta. C’era qualcuno un po’ sopra le righe, ma io non mai incitato alla violenza, nei confronti di nessuno”, spiega. Quando le si fa notare che avrebbe potuto prendere le distanze da certe posizioni, risponde che “forse” ha “sbagliato”, aggiungendo di non essere nemmeno al corrente di “quali altre persone ci fossero nel gruppo”.
“Non li ho mai incontrati e conosciuti personalmente. E se non ho denunciato quello che scrivevano è perché avevo paura di ritorsioni”, afferma.
Nel corso della mattinata di giovedì mattina, Lara ha ricevuto gli agenti della Digos che si sono presentati alle 6 del mattino. “Io – racconta la donna – stavo dormendo. Erano in borghese e si sono qualificati, poi sono stati in camera mia, dove ho tutti i santini e le corone appese alle pareti, perché sono molto devota. Ho aperto loro la mia auto, mi hanno controllato le attrezzature. Io sono stata disponibile, non ho nulla da nascondere, e loro sono stati molto gentili”.
La 51enne ripete una volta di più di non aver mai avuto intenzione di pianificare attacchi con armi: “Non scherziamo. Non ho mai partecipato a nessuna manifestazione, qui in Veneto come nel resto d’Italia”. Quindi ribadisce di avere le sue “convinzioni”, ma di tenersele per sé: “Non sono mai scesa in piazza a manifestare. Non mi sono mai mossa da casa per questi motivi”.
Eppure invitava, in chat, ad andare a Roma a manifestare. “L’ho scritto – conferma -, può essermi scivolato, ma non credo sia un reato dire ‘Andiamo tutti a Roma’. È un modo di dire che si usa spesso quando ci si riferisce a una protesta, ma questo non vuol dire che io sia per la violenza”.
Quando le si chiede se definirla no vax è giusto, risponde di sì: “Io mi definisco una libera pensatrice. E sono No Vax perché sono convinta che questa sia una sperimentazione, e io a questa sperimentazione non voglio partecipare. Ma non voglio imporre il mio punto di vista con la violenza”.
A Lara, fino a un paio di anni fa, aveva alcune armi con licenza per uso sportivo. Poi le sono state tolte. Motivo? “Dopo un litigio normalissimo, come avviene in qualsiasi famiglia, avvenuto con mio papà. Non ho mai capito perché”.