Sanitari no vax, ora fioccano le sospensioni: i dati e le reazioni
Covid, medici che non si vogliono vaccinare: fioccano le sospensioni in Emilia-Romagna
Fioccano le sospensioni tra i sanitari: sono 200 quelli messi ‘in panchina’ in Emilia-Romagna, 67 solo a Bologna e tra questi 30 sono medici, di cui 4 neolaureati con 110 lode. Lo riferisce Il Corriere della Sera. Il tutto mentre si parla di terza dose a cavallo tra il 2021 e il 2022 per il personale che lavora con i pazienti. In tale contesto c’è chi non vuole proprio saperne di vaccini anti Covid, manco la prima dose.
I dati riguardanti le sospensioni sono in continua evoluzione, sottolinea sempre il quotidiano di via Solferino. Motivo? In alcuni casi, quando arrivano gli “avvisi” di sospensione ai professionisti, qualcuno di questi cambia rotta e si fionda a vaccinarsi per non rinunciare al lavoro e di conseguenza allo stipendio.
“Sono rimasto molto colpito e sorpreso che ci siano quattro giovani medici laureati da uno o due anni, tutti con 110 e lode, quindi gente di spessore, che abbia questo atteggiamento e non si è vaccinato”. A parlare è Luigi Bagnoli, presidente dell’Ordine dei medici di Bologna, che riferisce di una trentina di medici sospesi su 11.500 iscritti all’Ordine di Bologna.
E ancora: “Ci sono dentisti, tre medici di medicina generale, di cui due a Bologna e uno a Imola, e gli altri sono fondamentalmente ospedalieri”.
A tracciare con puntualità il quadro dei sanitari sospesi a Bologna (Imola esclusa) è il direttore del dipartimento di Sanità pubblica dell’Ausl Paolo Pandolfi.
Complessivamente sono 95 le persone a cui è stato mandato l’avviso di accertamento: 61 sono dipendenti Ausl, 27 del policlinico Sant’Orsola e 7 sono nel settore privato. Di questi, però, in 28 hanno deciso di farsi vaccinare oppure di fornire la temporanea giustificazione a differire l’obbligo.
A conti fatti, attualmente emerge che i sospesi sono 67 sanitari, di cui 7 nel privato. Tra loro due medici di base. “Spero che la maggioranza di queste persone si ravveda — dichiara Pandolfi all’agenzia Dire — perché fa male all’immagine della sanità pubblica e perché fa male sapere che ci sono colleghi che non accettano regole stabilite non per fare male a qualcuno, ma per fare del bene agli altri”.
Emilia-Romagna, la situazione relativa alla campagna vaccinale
Nella regione sono quasi 3 milioni i cittadini che hanno avuto il ciclo completo, vale a dire il 74,4% della popolazione a cui può essere somministrato il vaccino. Si arriva all’83% di copertura con almeno una dose. L’assessore regionale alla Sanità Raffaele Donini ha spiegato che tutto è pronto in Regione per procedere con la terza dose.
“Attendiamo le indicazioni nazionali — spiega Donini —, si dovrebbe partire con gli immunodepressi a fine settembre, poi gli over 80, gli ospiti delle strutture per anziani e a fine anno il personale sanitario”.