Branco di bulli presidia l’ingresso del parco comunale e aggredisce un 18enne: “Di qui non passi”
Vittima dell’aggressione un 18enne che sarebbe passato con lo scooter in una zona “controllata” da un gruppo di giovani bulli: la denuncia della madre
Una donna, residente a Catania, ha denunciato sui social la brutale aggressione subita dal figlio 18enne all’ingresso di uno dei parchi cittadini. Il giovane è stato aggredito da diversi coetanei, che non avrebbero tollerato il passaggio in scooter del ragazzo in una zona “sotto il controllo” del gruppo.
L’aggressione a Catania
L’aggressione risale a pochi giorni fa, precisamente alla sera di sabato 26 agosto, ed è avvenuta all’ingresso parco Gioeni di Catania, in Sicilia. Vittima dell’insensata furia di un branco di teppisti è stato un 18enne, apparentemente colpevole di esser passato con il motorino in una zona “controllata” da un gruppo di giovani violenti.
Nel video, filmato dagli smartphone di alcune persone presenti nei pressi dell’ingresso del parco, si può vedere la vittima procedere tranquillamente in sella al suo scooter, fino a quando la sua strada non viene bloccata da un ragazzo che, senza motivo apparente e con una foga degna dei peggiori film sulla malavita, gli tira uno schiaffo e lo ribalta dal mezzo.
La zona di Catania nella quale si trova il parco Gioeni, dov’è avvenuta l’aggressione a un 18enne da parte di una banda di bulli
Il 18enne non reagisce e cerca rifugio lungo i muretti che delimitano l’ingresso del parco, ma quattro o cinque ragazzi lo chiudono contro le cancellate e lo aggrediscono con violenza, con calci e pugni, prima di allontanarsi.
La denuncia della madre
Il video dell’assalto dura poco più di quindici secondi, abbastanza per rendersi conto della brutale aggressività dei violenti, che non avrebbe giustificazioni anche se in qualche modo motivata dai bulli.
La vicenda è stata poi denunciata sui social da Claudia Bua, la madre del 18enne Yossou, la vittima dell’aggressione: “È stato aggredito selvaggiamente, ma aveva il casco e grazie a Dio sta bene”.
Come riportato da diverse testate locali, è stata la stessa donna a chiarire la dinamica di quanto ripreso nel video: “Mio figlio transitava da quella via dove alcuni bulli avevano deciso che nessuno doveva passare con la moto. Un altro ragazzino aveva capito cosa volevano fare e li ha filmati”.
Una zona interdetta
L’aggressione, come spiegato anche nel video da uno dei ragazzi che hanno assistito alla scena, sarebbe avvenuta per un mero motivo “territoriale”, con modalità che numerose specie animali hanno ormai abbandonato da tempo, passando a modi più civili di dividersi di spazi e gestire la presenza in una stessa area.
“Quelli di Barriera non vogliono che veniamo qua” si può sentire, e pare che al sia particolarmente difficile contrastare l’ondata di violenze da parte dei giovani, che soprattutto a Catania sta ultimamente balzando sotto le luci dei riflettori.
“Abbiamo ricevuto il conforto di tutti coloro che ancora hanno un briciolo di umanità e di senso della giustizia – ha poi raccontato la madre di Yossou – Non ci stanno abbandonando nemmeno per un attimo gli agenti della polizia, che hanno raccolto la mia denuncia, i soccorritori, i vigilantes del Policlinico, i medici, gli amici. Le forze dell’ordine hanno già iniziato a indagare, confido in loro”.