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Barbara Masini di Forza Italia difende il ddl Zan dopo il coming out

Barbara Masini, senatrice di Forza Italia, si è commossa in aula parlando del ddl Zan e raccontando un aneddoto personale sul proprio coming out

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Il dibattito in Senato sul ddl Zan è stato sospeso e riprenderà il 20 luglio, giorno in cui, alle 12, scadrà il termine per presentare gli emendamenti. Tra gli interventi di oggi spicca quello della senatrice di Forza Italia Barbara Masini, che con la voce tremante dall’emozione, ha difeso nell’aula del Senato il ddl Zan.

Barbara Masini: “Mia madre mi disse: ‘Ho paura per te'”

L’onorevole, che a inizio luglio ha fatto coming out, è intervenuta oggi condividendo un aneddoto personale: “Quando capì di me mia madre disse: ‘Ho paura per te‘. Tutti i genitori hanno paura per i loro figli, ma non tutti sono costretti ad avere paura per una società immatura che ritiene che tuo figlio o tua figlia possa o debba essere un soggetto più vulnerabile per quello che è”.

Con queste potenti parole, la senatrice si è detta favorevole all’approvazione del ddl Zan. In un’intervista del Corriere della Sera, ha spiegato: “Costretta tra il bianco e il nero scelgo il bianco. Sarebbe un fallimento se non approvassimo nessuna legge”.

In Senato, rivolgendosi ai presenti, ha aggiunto: “A tutti voi auguro di poter guardare negli occhi i vostri cari e anche quelli che un domani saranno diversi dai vostri desideri e potergli dire: ‘Io ti ho protetto dalla paura‘. Ringrazio la mia capogruppo Annamaria Bernini, i miei colleghi e tutto il mio partito Forza Italia per il rispetto che mi ha sempre dimostrato”.

Cos’ha detto la senatrice Barbara Masini sul ddl Zan

Masini ha precisato durante l’intervento: “La maggioranza degli italiani si dice favorevole a questa legge anche così com’è, pur con tutte le criticità alcune oggettive, e fra questi ci sono anche elettori di centrodestra. Per il mio partito si parla del 48% di favorevoli, saranno di più o di meno ma il punto è rispondere a chi crede che una posizione come la mia non sia in linea con un certo elettorato e invece lo è”.

Per la senatrice si dovrebbe provare “fino all’ultimo per arrivare a un percorso più condiviso, limando alcune vaghezze, senza atteggiamenti di chiusura e forzature che non fanno bene ai diritti né alla democrazia”. “Giunti a questo punto – ha affermato – sarebbe una grande sconfitta di vedere ancora una volta un disegno di legge che in 25 anni, tutte le volte che si è tentato un iter legislativo, non l’ha mai terminato affossato nei due rami del Parlamento”.

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