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Unicredit lancia Ops su Banco Bpm da oltre 10 miliardi: le conseguenze per gli azionisti

Unicredit lancia Ops su Banco Bpm per oltre 10 miliardi di euro. Unione prevista entro il 2025. Tutti i vantaggi per gli azionisti

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Unicredit ha lanciato un’offerta pubblica di scambio (Ops) volontaria per acquisire il controllo della totalità delle azioni di Banco Bpm. L’operazione, dal valore complessivo di 10,08 miliardi di euro, rappresenta un passo importante per creare una delle maggiori banche pan-europee. L’obiettivo è integrare i due gruppi per valorizzarne le potenzialità e accelerare la crescita strategica. I tempi di avvio dell’operazione non saranno troppo lunghi.

Arriva Ops: l’offerta di Unicredit

L’Ops proposta da Unicredit prevede un corrispettivo di 6,657 euro per azione di Banco Bpm, considerando il valore attuale delle azioni. L’operazione mira a rafforzare la posizione di Unicredit come banca pan-europea e consentirà l’integrazione di Banco Bpm entro giugno 2025, con “la realizzazione di sinergie nei successivi 24 mesi” come si legge nella nota della banca.

Unicredit ha inoltre annunciato un aumento di capitale del 13,9% per sostenere l’operazione. L’offerta, subordinata all’approvazione delle autorità di vigilanza e al raggiungimento di una partecipazione minima del 66,67% del capitale sociale di Banco Bpm, mira a creare un gruppo capace di competere con le maggiori realtà bancarie europee.

 ceo di UniCredit Andrea Orcel Fonte foto: ANSA
In foto il ceo di UniCredit Andrea Orcel 

La fusione tra i due gruppi genererà risparmi sui costi stimati in 900 milioni di euro annui e sinergie di ricavi pari a circa 300 milioni di euro annui.

Il calendario dell’operazione

Unicredit ha delineato un cronoprogramma chiaro per l’Ops. Il documento sarà presentato alla Consob entro 20 giorni e le autorizzazioni necessarie saranno richieste a BCE, Banca d’Italia e Ivass. L’assemblea straordinaria, prevista per aprile 2025, delibererà sull’aumento di capitale.

Dopo l’operazione, è prevista una fusione per incorporazione di Banco Bpm. Anche in assenza di una revoca dalla quotazione di Piazza Meda, questa mossa consentirà una piena integrazione tra i due gruppi.

La combinazione tra Unicredit e Banco Bpm rappresenterà la terza banca europea per capitalizzazione di mercato, rafforzando la posizione strategica in Italia e in Europa.

Le conseguenze per gli azionisti

Gli azionisti che aderiranno all’Ops diventeranno parte di un gruppo bancario paneuropeo con maggiore capacità di competere sul mercato internazionale, come spiega la nota. Unicredit ha poi confermato che l’operazione non inciderà sulla politica di distribuzione dei dividendi prevista fino al 2026 e ha ribadito l’intenzione di restituire agli azionisti il capitale in eccesso entro il 2027.

La fusione offrirà ai clienti di Banco Bpm un accesso più ampio a servizi bancari innovativi, mentre i risparmi sui costi e le nuove sinergie rafforzeranno la solidità finanziaria del gruppo.

Per gli azionisti di Unicredit, l’operazione rappresenta invece un’opportunità di crescita con un impatto minimo sui dividendi e un potenziale di lungo periodo per incrementare i profitti.

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