Australia, ritrovata sul ciglio di una strada isolata la capsula radioattiva smarrita dalla Rio Tinto
Le autorità australiane hanno comunicato il ritrovamento, a pochi metri da una carreggiata isolata, della capsula radioattiva smarrita nel mese di gennaio
Dopo giornate di forsennate ricerche è stata ritrovata la capsula radioattiva smarrita nella zona ovest dell’Australia, persa da un camion dell’azienda mineraria Rio Tinto. Una capsula “minuscola ma potenzialmente mortale”, ritrovata poco distante dal bordo di una strada in una zona remota del Paese.
Il ritrovamento della capsula
Come confermato in una conferenza stampa da Stephen Dawson, ministro dei Servizi di Emergenza dell’Australia Occidentale, la capsula smarrita è stata ritrovata nella mattinata del primo febbraio a circa 74 km a sud di Newman sulla Great Northern Highway.
La capsula, trovata da un team dell’Australian Nuclear Science and Technology Organization e del Department of Fire and Emergency Services, in un punto distante un paio di metri dal ciglio della strada.
Rappresentazione grafica della grandezza della capsula radioattiva ritrovata
Il ministro Dawson ha spiegato che il ritrovamento è avvenuto grazie a “un veicolo di ricerca che stava guidando a 70 chilometri all’ora sulla Great Northern Highway quando un dispositivo di rilevamento ha segnalato la presenza di radiazioni”.
La capsula immobile
Inizialmente, la notizia dello smarrimento di una minuscola capsula altamente radioattiva lungo un punto imprecisato di una strada che si estende per oltre 1400 chilometri aveva seminato il panico nella popolazione.
Il capo dell’ufficio sanitario dello Stato federale, il dottor Andrew Robertson, aveva già nei giorni scorsi spiegato che la capsula “rappresentava un rischio significativo per la salute pubblica”.
È ora però tornato sulla questione, rassicurando la popolazione. Secondo il dottor Robertson infatti, la capsula non sembra essersi mossa dopo essere caduta dal camion che la stava trasportando, è al momento non risultano feriti di alcun tipo, sia tra i membri dei team impegnati nelle ricerche che nella popolazione.
Nuove pene per grandi rischi
Nonostante il lieto fine, i rischi collegati allo smarrimento della capsula non possono passare inosservati.
Un’indagine è stata aperta, che durerà probabilmente diverse settimane, ma l’intento è quello di punire severamente i colpevoli. Cosa al momento impossibile dato che, come ricordato dal Primo Ministro australiano, Anthony Albanese, la sanzione massima per la cattiva gestione di materiale radioattivo è di mille dollari australiani.
Stephen Dawson ha ammesso di voler aggiornare la legge in questione, ma allo stesso tempo è consapevole che “non c’è alcuna possibilità di emettere retrospettivamente sanzioni più elevate”.
Nel frattempo, l’amministratore delegato di Rio Tinto, Simon Trott, ha detto che non solo la società collaborerà attivamente con le indagini, ma anche che, se il Governo farà richiesta, sarà “felice di rimborsare il costo della ricerca”.