Arrestato per presunti abusi sessuali su bimba con ritardo mentale a Monzuno vicino Bologna: 50enne in manette
In un centro di accoglienza per profughi a Monzuno (Bologna), un 50enne avrebbe compiuto abusi sessuali su una bimba con un lieve ritardo mentale
Avrebbe compiuto abusi sessuali su una bimba con un lieve ritardo mentale. È successo a Monzuno, sull’Appennino bolognese, in una struttura di accoglienza per profughi stranieri: l’individuo – un uomo di 50 anni – è stato arrestato dai carabinieri del posto, che hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per violenza sessuale aggravata.
Le indagini sugli abusi sessuali
Le indagini – secondo quanto ricostruiscono gli investigatori – sono partite dalle segnalazioni di alcuni ospiti del centro, dove l’uomo viveva in comunità con altre persone, tra cui alcuni minorenni accompagnati dai rispettivi genitori.
Stando alla ricostruzione dei fatti, emersi anche da testimonianze oculari, l’indagato avrebbe approfittato dello stato di fragilità della piccola.
Dopo la richiesta avanzata dal pubblico ministero, il Gip del Tribunale di Bologna ha accolto l’applicazione della custodia cautelare in carcere, delegando ai carabinieri l’esecuzione della misura.
L’indagato è stato arrestato lo scorso lunedì 18 dicembre e portato in un istituto penitenziario, come riportato da Ansa.
Le segnalazioni degli altri ospiti
I fatti sarebbero avvenuti in una struttura di accoglienza per profughi stranieri, dove alloggiavano sia l’indagato che la vittima, una minore di 14 anni, insieme ai suoi genitori.
Altri ospiti, testimoni delle presunte molestie, le hanno segnalate agli assistenti sociali presenti all’interno del centro.
Questi ultimi hanno avvertito i carabinieri, che hanno avviato le indagini.
Gli abusi sarebbero andati avanti almeno per un mese.
Il 50enne, di origine ucraina, è stato subito allontanato e successivamente arrestato.