Arrestata la sindaca di Terracina, Roberta Tintari ai domiciliari: è stata eletta con Fratelli d'Italia
La sindaca di Terracina, Roberta Tintari, è stata arrestata. L’esponente di Fratelli d’Italia è ai domiciliari
I cittadini di Terracina si sono svegliati con una doccia fredda che ha congelato l’amministrazione attuale. Martedì 19 luglio sono state arrestate cinque persone della pubblica amministrazione: tre politici e due tecnici, il nome di spicco è quello della sindaca Roberta Tintari, in quota Fratelli d’Italia.
L’inchiesta
Questa mattina, con un’operazione congiunta, i carabinieri e la Capitaneria di Porto hanno arrestato alcune figure di spicco dell’amministrazione pubblica del Comune di Terracina.
L’indagine si è concentrata, da quanto trapelato, su presunte accuse di corruzione in capo a esponenti della vita politica e amministrativa della città. Una cinquantina gli indagati in tutto, tra cui anche la sindaca Roberta Tintari, esponente di Fratelli d’Italia.
Insieme a lei, l’ex vicesindaco Pierpaolo Marcuzzi e il presidente del consiglio comunale, Gianni Percoco. Sono tutti finiti agli arresti domiciliari, mentre sette persone impiegate nella PA Pubblica amministrazione sono state interdette dagli uffici.
L’accusa di corruzione dovrebbe riguardare alcune concessioni balneari.
Terracina è alle prese con un secondo “terremoto” politico/giudiziario, visto che già il vicesindaco è stato arrestato lo scorso 14 gennaio.
L’arresto (bis) del vicesindaco Pierpaolo Marcuzzi
Marcuzzi è stato arrestato di nuovo il 19 luglio.
Per lui è una seconda volta. Lo scorso 14 gennaio il gip del tribunale di Latina aveva emesso un’ordinanza di custodia cautelare nei suoi confronti.
L’ordinanza è era stata disposta dopo un’indagine sul finanziamento della tribuna dello stadio Vittoria di Borgo Hermada danneggiata dal maltempo.
Marcuzzi è era stato poi rilasciato ad aprile per la scadenza in termini di efficacia della custodia cautelare. Il gip a firmare il provvedimento era stato Giuseppe Cario.
Basta ripeterlo, abbiamo capito
Corruzione e concessioni balneari
Il sistema delle concessioni balneari a Terracina sarebbe un sistema criminale: si spiega così la maxi operazione della Procura di Latina.
Terracina ha come core business quello del turismo: le varie operazioni sono quindi attenzionate dalle forze dell’ordine e dalla magistratura considerato il giro di denaro sporco che potrebbe celarsi dietro le concessioni balneari.
Il tutto si lega anche alla liberalizzazione delle concessioni in programma del governo Draghi se quest’ultimo dovesse essere riconfermato.
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Fonte foto: ANSA