La giornalista Cecilia Sala arrestata in Iran, la versione della Farnesina e del ministro Crosetto
La Farnesina con una nota e il ministro Crosetto con un post hanno condiviso una versione di quanto accaduto in Iran alla giornalista Cecilia Sala
Con una nota pubblicata sul proprio sito, la Farnesina ha condiviso la propria versione di quanto accaduto in Iran alla giornalista Cecilia Sala, arrestata lo scorso 19 dicembre a Teheran mentre si recava in aeroporto per rientrare in Italia. Sul proprio profilo X anche il ministro della Difesa, Guido Crosetto, ha espresso il proprio punto di vista sulla vicenda.
- L’arresto della giornalista Cecilia Sala in Iran
- La versione della Farnesina
- Il post del ministro Crosetto
L’arresto della giornalista Cecilia Sala in Iran
Lo scorso 19 dicembre la giornalista italiana Cecilia Sala, che si trovava in Iran per lavoro, è stata arrestata dalla Polizia di Teheran mentre si recava in aeroporto per tornare in Italia.
Da allora, la giornalista si trova reclusa in una cella di isolamento nel carcere di Evin “in buone condizioni fisiche”. La notizia è diventata di dominio pubblico solo recentemente, dato che sia la famiglia di Cecilia Sala che la Farnesina hanno preferito mantenere la più totale discrezione su quanto accaduto, così da agevolare “una veloce e positiva risoluzione della vicenda”.
Cecilia Sala ospite di “Stasera c’è Cattelan” nel settembre 2023: la giornalista è attualmente detenuta in Iran, del caso si sta occupando la Farnesina
Ora che la notizia ha avuto diffusione e risalto, creando confusione su quanto realmente accaduto, sono dovuti intervenire direttamente la Farnesina e il ministro della Difesa, Guido Crosetto, per mettere alcuni punti in chiaro.
La versione della Farnesina
Sul proprio sito, la Farnesina ha quindi confermato quanto accaduto, chiarendo che “su disposizione del Ministro degli Affari Esteri, Antonio Tajani, l’Ambasciata e il Consolato d’Italia a Teheran stanno seguendo il caso con la massima attenzione sin dal suo inizio”.
“La Farnesina – continua il comunicato – ha lavorato con le autorità iraniane per chiarire la situazione legale di Cecilia Sala e per verificare le condizioni della sua detenzione”, con l’ambasciatrice d’Italia Paola Amadei che ha potuto verificare le condizioni e lo stato di reclusione della giornalista.
“La famiglia è stata informata dai risultati della visita consolare – conclude poi la nota, chiarendo che la giornalista ha anche effettuato due telefonate con i parenti – In accordo con i genitori della giornalista, la Farnesina invita alla massima discrezione la stampa per agevolare una veloce e positiva risoluzione della vicenda”.
Il post del ministro Crosetto
Anche il ministro della difesa Guido Crosetto, con un post pubblicato sul proprio profilo X, ha fornito la sua versione della vicenda: “Fin dal primo giorno, da quando è arrivata la notizia dell’inaccettabile arresto di Cecilia Sala da parte delle autorità Iraniane, tutto il Governo, in primis il Presidente Giorgia Meloni ed il Ministro Tajani, si è mosso per farla liberare”.
“Ogni persona che poteva e può essere utile per ottenere questo obiettivo si è messa al lavoro” ha spiegato il ministro, chiarendo anche che il riserbo avuto fino a ora è stato necessario anche perché “le trattative con l’Iran non si risolvono, purtroppo, con il coinvolgimento dell’opinione pubblica occidentale e con la forza dello sdegno popolare”.
Secondo il ministro difatti bisogna agire attraverso “un’azione politica e diplomatica di alto livello. L’Italia lavora incessantemente per liberarla, seguendo ogni strada” ha poi concluso Crosetto.