,,

Sms truffa con il logo di Poste italiane, rubati oltre 18 mila euro: azienda costretta a risarcire un cliente

Un falso SMS attribuito a Poste Italiane ha ingannato un cliente 73enne, portando a una truffa da 18mila euro e a una condanna per l'azienda

Pubblicato:

Un pensionato di 73 anni, residente a San Casciano Val di Pesa, è stato vittima di una truffa informatica che gli ha sottratto oltre 18mila euro dal conto corrente. La vicenda ha avuto quando l’uomo ha ricevuto un sms apparentemente inviato da Poste Italiane, azienda ora condannata a risarcire l’uomo in quanto non avrebbe preso gli accorgimenti necessari a tutelare il suo cliente.

L’sms truffa al pensionato

Le truffe informatiche sono ormai all’ordine del giorno, e nonostante i tentativi di informare e proteggere la popolazione non sempre si riesce a prevenirli. Come accaduto a un uomo di San Casciano in Val di Pesa, comune facente parte della città metropolitana di Firenze, in Toscana.

La vittima della truffa, un pensionato di 73 anni, nell’autunno del 2021 ha ricevuto sul proprio telefono cellulare un sms che, a causa del logo contraffatto, sembrava apparentemente inviato da Poste Italiane, che lo informava di una presunta anomalia sul suo conto, invitandolo a cliccare su un link per risolvere il problema.

Poste italiane sms truffaFonte foto: 123RF
Poste Italiane è stata condannata a risarcire un uomo vittima di una truffa informatica, avvenuta tramite un sms con un finto logo dell’azienda

L’uomo, dopo aver cliccato sul link, è stato contattato telefonicamente da un individuo che si spacciava per un operatore di Poste Italiane, che lo ha convinto a recarsi presso un Postamat con la scusa di “resettare il codice di accesso per ragioni di sicurezza”. Operazione che ha in realtà permesso ai truffatori di ottenere le credenziali necessarie per accedere al conto dell’uomo.

I soldi sottratti alla vittima

Nel giro di pochi minuti i truffatori hanno quindi effettuato nove operazioni fraudolente, attraverso le quali sono riusciti a prelevare dal conto dell’uomo oltre 18.000 euro, convertendoli in buoni fruttiferi postali.

Il giorno successivo, insospettito dall’impossibilità di ricontattare il presunto operatore, il pensionato si è recato presso la sua filiale di Poste Italiane, dove ha scoperto di essere stato vittima di una truffa. Nonostante ciò, l’azienda ha inizialmente rifiutato di rimborsare la somma sottratta, sostenendo di aver adottato tutte le misure di sicurezza necessarie.

A quel punto il 73enne, assistito dall’avvocato Pierpaolo Florio, ha deciso di intraprendere un’azione legale contro Poste Italiane, presentata il 18 ottobre 2021. A distanza di più di tre anni dalla vicenda, il Tribunale di Firenze ha emesso una sentenza.

La condanna a Poste Italiane

La terza sezione civile del Tribunale di Firenze, presieduta dalla giudice Elisabetta Carloni, ha quindi emesso una sentenza in primo grado, condannando l’azienda a risarcire integralmente il cliente per l’importo sottratto.

Nella sentenza, la giudice ha sottolineato che Poste Italiane non aveva adottato tutte le misure necessarie per proteggere il cliente da un attacco di phishing, evidenziando l’assenza di sistemi di sicurezza più robusti, come la doppia autenticazione tramite codice OTP.

“La responsabilità di Poste italiane avrebbe potuto essere esclusa solo nel caso in cui l’azienda avesse dimostrato di aver adottato tutti i meccanismi necessari alla tutela del cliente” ha spiegato la giudice Carloni, mentre l’avvocato Florio ha sottolineato l’importanza di “chiedere la revoca del bonifico e compilare un modulo di disconoscimento dell’operazione” quando si è vittime di truffe informatiche.

poste Fonte foto: 123RF
,,,,,,,,