Arbitro di 15 anni picchiato dal padre di un 14enne a Gargallo (Novara) dopo una partita di calcio giovanile
Identificato il papà tifoso del Gozzano che ha picchiato un arbitro di 15 anni durante una partita tra giovanissimi a Gargallo, in provincia di Novara
Un giovane arbitro di 15 anni è stato preso a schiaffi dal padre di uno dei giocatori durante una partita tra under 14 nel Novarese. L’episodio si è verificata nella giornata di sabato 3 febbraio sul campo di Gargallo, dove era in corso la gara del campionato regionale di categoria tra Gozzano e Baveno.
L’aggressione
L’aggressione è avvenuta alla fine della partita tra le due squadre di giovanissimi, quando un tifoso della squadra del Gozzano, padre di uno dei ragazzini in campo, si è avvicinato all’arbitro e lo ha preso a schiaffi.
Secondo la ricostruzione dei fatti riportata dalle testate locali, l’uomo ha approfittato di un cancello per l’uscita di emergenza rimasto accostato e non custodito, per introdursi in una zona adiacente agli spogliatoi e colpire al volto il direttore di gara.
L’intervento dei carabinieri
L’arbitro, 15enne della sezione AIA di Novara, si è dunque rinchiuso negli spogliatoi e ha chiamato i carabinieri per essere scortato, così da poter lasciare l’impianto sportivo senza ulteriori rischi.
Stando a quanto riportato da Prima Novara, nessuno dei presenti nella zona spogliatoi sarebbe intervenuto a protezione del minorenne direttore di gara.
Dolorante al volto, il ragazzo si è presentato al pronto soccorso, dove gli è stata riscontrata una contusione alla zona mandibolare con prognosi di cinque giorni.
I carabinieri del nucleo Radiomobile di Arona intervenuti sul posto hanno identificato il responsabile dell’aggressione.
Il comunicato della società
In un comunicato pubblicato sulla pagina Facebook dell’Asdc Gozzano nel pomeriggio di lunedì 5 febbraio, “in merito all’increscioso episodio”, il Cda della quadra dell’Alto Novarese ha voluto porgere le “più sentite scuse al Direttore di gara, esprimendo allo stesso solidarietà e vicinanza per quanto successo”.
“Conseguentemente – si legge ancora – nel condannare con fermezza ogni forma di intemperanza o peggio di violenza” la dirigenza del Gozzano “censura il comportamento inqualificabile del protagonista dell’episodio in questione” puntualizzando però come che la società “è attenta a far rispettare ai propri tesserati, con coerenza, i comportamenti indicati non solo dalla Federazione ma soprattutto suggeriti dalla necessità proprie del vivere civile”.
Aspetto che il Cda ha tenuto a precisare per respingere le accuse sulla negligenza di tecnici e personale ausiliario di supporto alle attività agonistiche che “al contrario, si sono dimostrate coinvolte responsabilmente nell’espletamento dei doveri di sorveglianza afferenti alla sicurezza prima, durante e dopo lo svolgimento della gara”.