Angelo Duro nella bufera per le frasi sessiste in tour: "Dico che alla fi*** non rinuncio e si indignano"
Bufera su Angelo Duro dopo un post sessista prima dello spettacolo a Bolzano. Il collettivo 77 lo accusa, lui risponde con un nuovo attacco
Angelo Duro finisce al centro delle polemiche per un post pubblicato prima dello spettacolo a Bolzano. Accusato di sessismo da un collettivo antifascista, replica con toni ancora più provocatori.
Le frasi di Angelo Duro
Prima dello spettacolo “Ho tre belle notizie” al Teatro Comunale di Bolzano, Angelo Duro ha pubblicato un post sui social che ha sollevato una bufera.
“Sono astemio da sempre, non ho mai bevuto caffè e fumato in vita mia, non mangio carne da dieci anni ma alla f*** non rinuncio”, ha scritto, aggiungendo di voler “provare le f****” delle città in cui si esibisce.

Una comunicazione provocatoria, nel suo stile non politically correct e che ha attirato dure critiche. In particolare, il collettivo “Spazio autogestito 77” ha accusato Duro di sessismo e di alimentare una cultura della violenza di genere.
L’accusa del collettivo
“Non è satira ma bullismo e discriminazione”, si legge nel post del collettivo, che ha puntato il dito anche contro l’amministrazione comunale di Bolzano per aver ospitato lo spettacolo in una struttura pubblica.
Secondo “Spazio autogestito 77”, l’umorismo di Duro riduce le donne a oggetti sessuali e normalizza atteggiamenti come il catcalling e lo stalking: “Ridicolizza i deboli, glorifica la sopraffazione, trasforma il sessismo in intrattenimento”.
Il collettivo lo definisce “un megafono di un passato che si credeva sepolto”, criticando anche il contesto sociopolitico che, a loro dire, favorirebbe la popolarità di questo tipo di comicità.
La replica del comico
Angelo Duro ha risposto con un altro post, mantenendo la linea provocatoria. “Qualche eterofobico si è indignato perché ho detto che non rinuncio alla f***”, ha scritto, accusando una parte del pubblico di doppia morale: “Si accettano i gay, ma se uno dice che gli piacciono le donne è un maniaco”.
Ha poi concluso: “Che schifo. Ma io me ne f****. Lo dico: mi piace la f***. E pure io voglio l’applauso. Solo delle f****, ovviamente”. Una chiusura che, anziché smorzare i toni, rilancia il tono sessista di cui è stato accusato.
