Verissimo, Silvia Toffanin contro Lea T: cosa è successo
Scontro tra Silvia Toffanin e Lea T per la discriminazione che avrebbe subito la modella in quanto trans: il botta e risposta
Scontro tra Silvia Toffanin, la conduttrice di Verissimo, e la showgirl di origine brasiliana Lea T. Tutto è nata da una “denuncia” sui social del trattamento riservato dalla trasmissione di Canale 5 alla modella in quanto transgender. Pronta la replica di Toffanin, che ha letto un comunicato prima del programma in cui ha voluto chiarire la sua posizione.
Lea T attacca Verissimo: il post su Instagram
“Ho già dedicato troppo tempo al vostro programma – aveva scritto su Instagram Lea T -. Preferisco continuare il mio percorso senza di voi, sperando con tutto il cuore che la puntata non esca mai, poiché il mio pensiero socio-politico è distante anni luce dal vostro. Silenziare certi gruppi è la prima mossa per continuare seduti in quel vostro trono sporco di sangue! Questo CIStema è miserabile come la vostra storia! Verissimo, niente di nuovo”.
La modella aveva fatto notare anche come nel programma di Canale 5 fosse stato dato ampio spazio alla leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni, mentre la messa in onda dell’intervista a Lea T registrata a fine febbraio fosse stata rimandata più volte.
Silvia Toffanin risponde alle accuse di censura e discriminazione
Durissima la replica di Silvia Toffanin, che ha lanciato un duro attacco leggendo un comunicato all’inizio della di puntata Verissimo: “Prima di iniziare vi voglio raccontare due cose, tra poco vedrete un’intervista che sarebbe potuta andare in onda in una di queste puntate. Le interviste a volte vanno in onda subito, altre no. Alcune vanno dopo per esigenze produttive, per esigenze degli artisti o anche perché non sono strettamente legate all’attualità”.
“La protagonista di questa intervista è la modella transessuale Lea T che sabato scorso dopo aver visto l’intervista all’onorevole Giorgia Meloni ha pubblicato sui social delle affermazioni molto pesanti accusandoci di censura e discriminazione“.
“Le parole censura e discriminazione non ci appartengono, non appartengono a Mediaset, non appartengono a Verissimo e certamente non appartengono a me. Noi per evitare qualsiasi malinteso abbiamo comunque scelto di mandare in onda l’intervista”, ha concluso la conduttrice.