Sophie Kinsella a Verissimo sul tumore al cervello: "Avevo perso la memoria". Cos'è il glioblastoma e come sta
Sophie Kinsella è tornata a parlare del tumore al cervello che le era stato diagnosticato nel 2022. Ecco come ha affrontato il glioblastoma e come sta ora
La scrittrice Sophie Kinsella è tornata a parlare del tumore al cervello che le era stato diagnosticato due anni fa. Lo ha fatto in una lunga e toccante intervista nella quale ha parlato del suo nuovo libro che ripercorre la sua storia. Al programma tv “Verissimo” ha raccontato di come sono le sue condizioni oggi e di come il glioblastoma che l’ha colpita le ha fatto perdere la memoria.
- Come sta oggi Sophie Kinsella
- Il nuovo libro di Kinsella
- La famiglia e il marito, l'intervista a "Verissimo"
- Cos'è il glioblastoma, tutto quello che c'è da sapere
Come sta oggi Sophie Kinsella
Sophie Kinsella oggi sta bene. Lo ha ripetuto lei stessa in una intervista nella quale ha descritto i suoi ultimi due anni “come un ottovolante”. Ha provato a condensarli in “Cosa si prova”, la sua ultima fatica letteraria.
A fine 2022, la scrittrice di “I love shopping” è stata colpita da un glioblastoma, una forma molto aggressiva di tumore al cervello. La 54enne inglese però si è fatta forze e non si è mai arresa alla malattia – per cui ad oggi non esistono ancora cure definitive – riuscendo a sconfiggere il cancro.
La scrittrice Sophie Kinsella
Il nuovo libro di Kinsella
Kinsella racconta di essersi svegliata un giorno e di essersi ritrovata in un letto d’ospedale senza ricordarsi il motivo per cui ci era finita. “Avevo la testa tutta fasciata e non riuscivo a capire cosa fosse successo. In realtà ero stata operata”, dice a “Verissimo”.
La donna aveva perso la memoria ma afferma di essere riuscita a restare ottimista dopo lo shock. “Ho fatto come i personaggi dei miei libri, loro cercano sempre di trovare una via positiva per uscire dalle difficoltà”, aggiunge.
La scrittrice è tornata a scrivere e ha prodotto “Cosa si Prova”, un nuovo romanzo, un dramma medico ma anche una storia d’amore, come lei stessa l’ha definito, in cui alla protagonista viene diagnosticato lo stesso tumore al cervello. “Per molto tempo dopo l’operazione ho pensato che non avrei mai più scritto un libro, non riuscivo nemmeno a tenere in mano una penna o a pensare bene: i miei pensieri erano sparpagliati, avevo perso la memoria. E poi non sapevo bene cosa scrivere ma mi sono resa conto che avevo una storia più importante da raccontare, una storia straordinaria, potente, importante: la mia”, confessa.
La famiglia e il marito, l’intervista a “Verissimo”
Dopo l’intervento Sophie è stata costretta a una lunga riabilitazione e, solo quando era completamente guarita, ha potuto lasciare l’ospedale. L’ultima prova, quella finale prima delle dimissioni, fu riuscire a preparare il tè, a testimonianza del completo recupero della coordinazione dei movimenti.
Fondamentale nella sua guarigione è stata la vicinanza della sua famiglia. “Pensavo che, qualunque cosa succedesse, avevo avuto una vita stupenda: avevo scritto i miei libri, avevo avuto successo, cinque figli, un marito che amo e che mi ama”, dice.
Proprio il suo compagno viene lodato dalla donna. Questi infatti si è ritrovato anche a dormire per terra in ospedale, non ha mai saltato un appuntamento con i medici, si è armato di pazienza ogni giorno quando doveva rispiegare alla moglie che aveva un cancro e che, per quel motivo, non ricordava nulla della vita precedente.
Cos’è il glioblastoma, tutto quello che c’è da sapere
Sophie Kinsella, all’anagrafe Madeleine Wickham, è nata a Londra nel 1969, è sposata e ha cinque figli. È arrivata al successo nel 2000 con il primo romanzo della serie bestseller “I love shopping”. Il tumore che l’ha colpita è un glioblastoma, la forma più difficile da curare in quanto tende ad assumere caratteristiche simili ai neuroni. Colpisce soprattutto le persone dopo i 50 anni: a un anno dalla diagnosi di esse sopravvive soltanto il 25% che diventa circa il 5% a 5 anni.
Come spiega la Fondazione Veronesi, “questo tumore ha dei tassi di recidiva molto elevati e, quando si ripresenta, è spesso resistente alle terapie”. Saverio Cinieri, presidente della Fondazione Associazione italiana di Oncologia Medica (AIOM), spiega che si tratta del più comune tra tutti i tumori cerebrali e che purtroppo è in aumento anche in Italia. “Fino a pochi anni fa era considerata una malattia rara, ma i numeri sono in crescita. Ad oggi ha un’incidenza di 3-4 casi ogni 100 mila abitanti. Viene definita una malattia orfana poiché abbiamo pochi farmaci a disposizione.”, aggiunge
Per quanto riguarda le cause che lo generano, lo studioso smentisce che possa esistere una connessione con l’esposizione alle emissioni degli smartphone. È stata invece trovava una relazione con radiazioni ionizzanti, come quelle causate, per esempio, da incidenti nucleari o con l’esposizione a trattamenti radioterapici o alcune sostanze chimiche come i pesticidi. I sintomi, infine, sono aspecifici. “Possono comprendere la perdita di equilibrio, di memoria o difficoltà di eloquio e cammino”, conclude.