Variante Delta, ipotesi zone rosse e lockdown: l'ira di Bassetti
L'infettivologo Matteo Bassetti si è ribellato contro l'ipotesi di lockdown e zone rosse: la sua ricetta contro la variante Delta
Mentre l’Italia si appresta a diventare tutta “zona bianca” da lunedì 28 giugno, si torna a parlare di possibili nuove zone rosse e lockdown in seguito alla diffusione della variante Delta. La prima conferma è arrivata ieri da una circolare del Ministero della Salute e un annuncio di Locatelli.
L’ipotesi, in caso di aumento dei contagi per la variante Delta, non convince però l’infettivologo Matteo Bassetti: “Parlare oggi di zone rossa o lockdown non serve, occorre che gli italiani si vaccinino perché con la variante Delta gli obiettivi finali della campagna vaccinale sono cambiati: dobbiamo immunizzare l’80-85% della popolazione. Non possiamo accettare che rimangano senza vaccini milioni di persone”.
Il direttore della Clinica di malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova ne ha parlato all’Adnkronos, sottolineando come sia “inaccettabile che in un momento come questo l’Italia rimanga all’1% dei casi sequenziati, dobbiamo corre e arrivare anche al 10%”. A questo proposito “vorrei sentire una parola più forte dalle istituzioni sul sequenziamento e la genotipizzazione dei casi registrati”, ha aggiunto.
“Le zone rosse o i lockdown non li stanno facendo neanche gli inglesi – ha ricordato Bassetti – possono essere una soluzione estrema ma davvero vogliamo chiudere di nuovo gli italiani? Si deve puntare sul tracciamento dei casi, soprattutto di chi arriva dall’estero”.
Intanto spuntano già le prime zone a rischio zona rossa in Italia tra cui la Campania, dove il governatore Vincenzo De Luca ha già provveduto a diffondere un’ordinanza per arginare i possibili rischi legati alla diffusione della variante Delta.