Matteo Bassetti sul Covid e i troppi richiami alla prudenza: "È finito, basta spazio a negazionisti e No Vax"
Matteo Bassetti ha avvisato sui rischi di lasciar spazio a negazionisti del Covid e No Vax: cos'ha detto l'infettivologo del San Martino di Genova
L’infettivologo Matteo Bassetti è tornato a parlare del Covid, ammonendo sui richiami alla prudenza, da lui giudicati eccessivi per i soggetti sani e sotto i 65 anni, e sullo spazio lasciato a negazionisti e No Vax.
- Cosa ha detto Matteo Bassetti su Covid e No Vax
- Cos'è il Covid oggi secondo Bassetti
- Per Bassetti il vero problema oggi non è il Covid
Cosa ha detto Matteo Bassetti su Covid e No Vax
Matteo Bassetti, in un’intervista al quotidiano Il Corriere della Sera, a proposito del Covid ha detto: “È una visione arcaica del Covid quello di considerarlo ancora uno spauracchio. Così si lascia spazio ai complottisti“.
L’infettivologo del San Martino di Genova ha aggiunto: “Se continuiamo a dare credito alle opinioni di chi mette in guardia e annuncia ondate pazzesche di Covid finiremo con accreditare il pensiero di negazionisti, no vax e no mask. Del tipo, avete visto che vaccinarsi non è servito a nulla? Che le restrizioni erano inutili se il virus è ancora qui?”.
Matteo Bassetti, infettivologo del San Martino di Genova.
Cos’è il Covid oggi secondo Bassetti
Matteo Bassetti ha poi spiegato cos’è il Covid oggi: “Che senso ha lanciare allarmi per una malattia che fa colare il naso per due giorni? Che senso hanno i tamponi? Non ha alcun senso fare il tampone se la persona è sana e ha meno di 65 anni, età indicativa”.
L’esperto ha anche detto: “Il virus c’è e infetta. Non è una novità né una sorpresa. Ma non c’é rischio. Lo dico da medico che ha visto tanti pazienti morire in ospedale di polmonite. Ora non ne vedo neppure uno. Convincetevi, il Covid è finito. In Austria, Francia, Svezia e altrove in Europa il Covid non se lo fila più nessuno”.
Per Bassetti il vero problema oggi non è il Covid
Secondo Bassetti, il vero problema è un altro: “Se dobbiamo guardare a ciò che oggi fa male agli italiani e al mondo intero, parliamo della lotta ai batteri resistenti agli antibiotici: abbiamo già 5 milioni di persone che muoiono ogni anno nel mondo”.
Riferendosi alle prescrizioni inappropriate di antibiotici che si continuano a registrare, l’infettivologo ha detto: “È il vero problema presente. Stiamo parlando di qualcosa che esiste già. Poi, per carità, guardiamo anche all’aviaria, alla Dengue, che però sono problemi che potranno esserci”.