Usa, polizia lo incappuccia: afroamericano morto asfissiato
La vittima aveva disturbi mentali: incappucciato, con la testa premuta contro l'asfalto, è stato ricoverato e poi è morto
L’America scopre un nuovo video shock, in cui si vede un afroamericano morto asfissiato dopo che gli agenti che lo avevano fermato lo hanno ammanettato mettendogli poi un cappuccio e premendo il suo viso sull’asfalto per almeno due minuti. Il trentenne, con disturbi mentali, correva nudo per strada a Rochester, sobborgo alle porte di New York. Ricoverato in fin di vita, il giovane è morto in ospedale sette giorni dopo. Ne dà notizia l’Ansa.
L’episodio risale al 30 marzo, ma solo ora la famiglia ha diffuso le immagini in seguito all’ondata di proteste in Usa per le violenze della polizia.
Si chiamava Daniel Prude la vittima, aveva 30 anni ed era originario di Chicago. Era appena arrivato a Rochester per una visita con la sua famiglia.
Morte di Daniel Prude, la ricostruzione
La polizia, secondo i primi accertamenti, è intervenuta dopo che il fratello Joe ha chiamato il numero di emergenza 911 per denunciare la scomparsa del fratello dall’abitazione in cui si trovavano, spiegando che Daniel soffriva di disturbi mentali.
Nel video si vede l’uomo correre svestito per strada, ma quando i poliziotti intervenuti gli ordinano di mettersi a terra obbedisce e mette le sue mani dietro la nuca.
L’uomo appare però molto agitato e urla mentre lo ammanettano. Gli agenti poi gli infilano la testa in una maschera “antisputo”, una sorta di cappuccio usato per proteggere i poliziotti dalla saliva delle persone fermate, soprattutto in tempi di pandemia.
Così, si sente Prude supplicare di togliere quel cappuccio che non lo fa respirare, ma per tutta risposta un agente sbatte la sua testa in terra e poi con due mani gliela tiene premuta contro l’asfalto, urlando all’uomo “basta sputare!”.
Le urla, così, si trasformano in gemiti e grugniti, mentre un altro agente gli mette un ginocchio sulla schiena.
Gli agenti, secondo quanto si vede dal video, iniziano a preoccuparsi solo quando l’uomo comincia a vomitare, poco prima di rimanere completamente privo di conoscenza.
La perizia di un medico legale parla di “omicidio causato dalle complicazioni di un’asfissia dovute a una coercizione fisica”. Gli agenti sono ora sotto indagine da parte della procura di New York.
Fonte foto: Ansa