Tregua tra Hamas e Israele a Gaza, dal "cessate il fuoco" per 42 giorni agli ostaggi: cosa prevede l'accordo
La bozza di accordo per la tregua a Gaza tra Israele e Hamas prevede tre fasi e inizia col rilascio di 33 ostaggi e il ritiro parziale dalla Striscia
La tregua tra Hamas e Israele a Gaza è ormai a un passo. La bozza dell’accordo, redatto a Doha alla presenza di inviati americani, avrebbe ricevuto il via libera dei leader di Hamas all’estero e ritenuta “ampiamente accettabile” da Israele. Nella prima fase l’accordo prevede la liberazione di 33 ostaggi in cambio di centinaia di palestinesi rinchiusi nelle carceri israeliane.
- Tregua Hamas-Israele in tre fasi
- Prima fase: rilascio ostaggi e ritiro parziale da Gaza
- Tregua Hamas-Israele: ultima fase la ricostruzione di Gaza
- Gaza, si aspetta il via libera finale di Hamas e Israele
Tregua Hamas-Israele in tre fasi
Il vertice è proseguito nella mattinata di oggi, 14 gennaio, nella capitale del Qatar per dirimere alcuni punti lasciati in sospeso. Oltre al primo ministro qatarino Al Thani, erano presenti il capo dei servizi segreti egiziani Rashad, il direttore dei servizi segreti israeliani Barnea e il capo dell’agenzia di sicurezza interna israeliana Bar.
Secondo la bozza diffusa, l’accordo per la tregua tra Hamas e Israele a Gaza prevede tre fasi, la prima con durata 42 giorni.
Un edificio bombardato nella Striscia di Gaza
Prima fase: rilascio ostaggi e ritiro parziale da Gaza
Come gesto di buona volontà, Hamas dovrebbe rilasciare il primo giorno tre ostaggi israeliani. Altri quattro ostaggi verrebbero rilasciati una settimana dopo, a fronte dell’inizio del ritiro di Israele da Gaza.
Nella prima fase, in totale, Hamas dovrebbe rilasciare 33 ostaggi, tra cui cinque soldatesse israeliane. In cambio, Israele dovrebbe rilasciare centinaia di donne e bambini palestinesi detenuti in carcere e altri 50 prigionieri – tra cui anche 30 condannati all’ergastolo – per ogni soldatessa.
Inoltre, in questa prima fase l’accordo prevede che Israele si ritiri dai centri abitati, permettendo ai palestinesi di tornare nelle loro case del nord di Gaza. L’operazione sarebbe accompagnata da un ingente arrivo di aiuti umanitari.
Tregua Hamas-Israele: ultima fase la ricostruzione di Gaza
La seconda fase della bozza della tregua raggiunta tra Hamas e Israele vede il rilascio di tutti gli ostaggi rimasti, sia morti che vivi. Infine, nella terza e conclusiva fase si dovrebbe passare al confronto per la ricostruzione e l’amministrazione della Striscia di Gaza, che sarebbe supervisionata da una forza internazionale. Fino alla conclusione delle tre fasi, la bozza prevede che Israele mantenga una presenza militare nel corridoio Philadelphi, al confine tra Gaza ed Egitto, e sul corridoio Netzarim.
Gaza, si aspetta il via libera finale di Hamas e Israele
Se da parte di Hamas sembra essere scontato il via libera, anche se le fonti parlano di un ok definitivo di Mohammed Sinwar (ritenuto il nuovo leader dell’organizzazione) si attende la risposta definitiva nel governo israeliano. Alcuni esponenti politici di spicco, come Ben Gvir e Smotrich, sarebbero contrari perché in questo modo Hamas non verrebbe cancellata definitivamente.
Inoltre, anche il rilascio dei prigionieri rappresenta un’incognita, visto che nel 2011 – per un accordo simile – vennero liberati dalle carceri israeliani oltre mille prigionieri, tra i quali anche Yaya Sinwar, ex capo di Hamas ritenuto l’ideatore del massacro del 7 ottobre. Nel suo messaggio natalizio Papa Francesco aveva auspicato un accordo per una tregua a Gaza.