Trieste, minacciava di avvelenare acqua e cibo nei supermercati: arrestato 47enne con l'accusa di estorsione
Arrestato uomo di 47 anni di Trieste: è accusato di aver provato ad estorcere denaro alle aziende minacciando di avvelenare acqua e prodotti vari
È un cittadino italiano di 47 anni, residente nella provincia di Trieste, l’uomo accusato di aver minacciato di avvelenare acque minerali e prodotti alimentari nei supermercati, con iniezioni di cianuro, solfato di tallio e topicida. L’indagato, ora in carcere in custodia cautelare, avrebbe tentato di estorcere denaro a svariate aziende attraverso il pagamento di un riscatto in criptovalute.
- Così tentava di estorcere denaro alle aziende: arrestato
- Ricattati operati con comunicazioni via mail
- Video con presunti avvelenamenti
Così tentava di estorcere denaro alle aziende: arrestato
La persona arrestata dalla Polizia Postale, nell’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Roma, è gravemente indiziata per i delitti di plurime tentate estorsioni.
Come spiega la stessa Polizia Postale in un lungo post su Facebook, l’uomo che ora si trova in custodia cautelare era arrivato al punto di pubblicare video dimostrativi sulle modalità dell’avvelenamento al fine di apparire ancora più persuasivo nel ricatto alle aziende alimentari, vittime dell’estorsione.
L’indagato non avrebbe preso di mira solo aziende italiane. Le indagini del Nucleo Operativo per la Sicurezza Cibernetica (NOSC) della Polizia Postale del Lazio, coordinate a livello centrale dal CNAIPIC – Centro Nazionale Anticrimine Informatico per la Protezione delle Infrastrutture Critiche della Polizia di Stato, infatti, hanno fatto emergere notizia di numerose aziende, italiane ed europee (in Germania, Francia, Spagna, Austria e Svizzera), vittime del medesimo modus operandi criminale.
Ricattati operati con comunicazioni via mail
I fatti accertati dalla Polizia Postale risalgono nel periodo fra l’agosto 2021 e il maggio 2022. Le aziende contattate venivano ricattate con mail anonime, inviate attraverso provider esteri.
L’indagato richiedeva il pagamento in criptovalute di ingenti somme di denaro, minacciando l’avvelenamento e l’inserimento in commercio dei prodotti distribuiti dalle aziende contattate, mediante contaminazione con cianuro, solfato di tallio, topicida.
Un uomo di 47 anni è stato arrestato dalla Polizia Postale con l’accusa di estorsioni plurime
Nelle minacce inviate alle aziende anche la divulgazione, attraverso gli organi di stampa, dell’avvenuto avvelenamento dei prodotti. Questo avrebbe generato un “rilevantissimo allarme sociale” nonché un danno di immagine ed economico per le aziende, oltre a un potenziale gravissimo pericolo per la salute dei consumatori.
Video con presunti avvelenamenti
Al fine di rendere il tentativo di estorsione più credibile, l’uomo avrebbe fatto riferimento, nelle comunicazioni inviate alle aziende, ad avvelenamenti già compiuti in passato.
La Polizia Postale di Roma ha infatti rinvenuto in possesso dell’indagato anche diversi file-video, che documentavano presunti avvelenamenti dei prodotti e il loro successivo riconfezionamento.
La stessa Polizia Postale evidenzia, tuttavia, che tali azioni non sono state poste in essere e non risulta che si sia mai verificato l’avvelenamento di prodotti alimentari e di acque, anche grazie alle tempestive indagini eseguite.